"Ci spetta tutto, vogliamo case gratis": le minacce del collettivo

Momenti di tensione a Bologna, dopo lo sgombero degli studentati occupati abusivamente dal Collettivo universiario autonomo iniziato ieri dalla polizia (che ha portato al ferimento lieve di un agente). Le minacce degli studenti che protestano: "Ci spetta tutto e ci spetta gratis"

Un momento della protesta
Un momento della protesta

Avevano occupato sul finire del mese scorso gli alloggi per studenti (mettendo a soqquadro e devastando anche uno studentato, a quanto pare) per porre l'accento sul caro-affitti abbattutosi anche su una città universitaria come Bologna. E dopo lo sgombero iniziato ieri dalla polizia, continuano comunque a promettere battaglia, scandita dallo slogan "vogliamo case belle". Continua non senza momenti di tensione la vicenda legata all'occupazione degli appartamenti universitari e dei palazzi di proprietà dell'università di Bologna, da parte del Colletivo universitario autonomo. Alcuni occupanti si erano barricati sul tetto, altri hanno inizialmente rifiutato di lasciare le stanze che occupavano abusivamente, altri ancora hanno attaccato le forze dell'ordine.

Nello scontro è infatti rimasto lievemente ferito un dirigente della polizia che è stato colpito al volto da un oggetto: l'agente ha riportato una ferita al sopracciglio, è stato poi medicato all'Ospedale Sant'Orsola e subito dimesso. E il centrodestra locale ha stigmatizzato l'episodio. "Da settimane andava avanti un’occupazione abusiva da parte di chi pretendeva di poter usufruire di immobili non suoi a proprio piacimento, in sfregio allo stato diritto - le parole di Matteo Di Benedetto, consigliere comunale della Lega, al Resto del Carlino - comportamenti come questi non solo colpiscono la collettività e i singoli proprietari, ma, se incentivati o non condannati, sviliscono coloro che rispettando le leggi, facendo le opportune domande e usufruendo dei percorsi preposti cerca una stanza o una casa in affitto. Lasciare che alcuni facinorosi possano imporsi con la forza superando qualunque graduatoria sarebbe sbagliato. Un grande grazie alle forze dell’ordine".

La situazione è però in divenire, perché gli autori della protesta hanno annunciato un sit in davanti all'ufficio del rettore, chiedendo di utilizzare per contrastare l'emergenza alloggiativa gli spazi universitari. E si sono più volte detti intenzionati a continuare a protestare ad oltranza, manando un messaggio alle forze dell'ordine. "Per ogni sgombero nasceranno cento nuove occupazioni, e questo è solo l'inizio. Lusso comune significa possibilità di esistenza e non di sopravvivenza, tramite cui pretendere: case, eventi, servizi, diritti - si legge infatti in una nota surreale pubblicata dal collettivo sulla propria pagina Facebook - ci spetta tutto, e ci spetta al massimo delle potenzialità che questo presente può offrirci.

Ci spetta gratis, ci spetta subito, e non siamo disposte a fare passi indietro. Non ci fermeremo prima di un tavolo di trattativa, prima di aver ottenuto tutte le nostre richieste. Vogliamo una vita bella e stiamo venendo a prendercela".

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