Pochi giorni fa qualcuno aveva già imbrattato la chiesa di Lusiana Conco, vandalizzando con la vernice rossa due delle facciate del campanile. E nelle scorse ore, ignoti se la sono presa allo stesso modo con la Basilica Palladiana di Vicenza, realizzando un graffito su una delle colonne. È avvenuto nell'ultima settimana nella provincia vicentina, che nel giro di pochissimo tempo è stata teatro di due distinti atti vandalici ai danni di edifici di ispirazione religiosa o comunque di edifici pubblici. L'ultimo episodio in ordine cronologico risale a ieri e riguarda il capoluogo vicentino: i vandali, approfittando con tutta probabilità dell'oscurità, hanno realizzato una sorta di murale su una colonna della Basilica Palladiana. Si tratta di una sigla corredata dal numero "24", realizzata con la vernice.
Ad accorgersi dell'accaduto sarebbero stati alcuni passanti, gli stessi che hanno poi provveduto ad avvertire la polizia locale. Sul posto è quindi giunto il sindaco Giacomo Possamai, che in una nota pubblicata sulla propria pagina Facebook non ha nascosto l'irritazione per quanto avvenuto. “È andata in scena una grave offesa a Vicenza e alla sua storia. Nel giorno in cui vedeva la luce il meraviglioso murales dedicato ad Andrea Palladio a San Biagio, qualcuno ha fatto la follia di imbrattare la Basilica Palladiana - ha scritto il primo cittadino del Partito Democratico, sui social netowrk - tolleranza zero nei confronti di chi compie simili gesti: siamo fiduciosi circa il fatto che il responsabile sarà presto identificato e punito". Sulla base degli ultimi sviluppi, gli inquirenti starebbero già passando al setaccio i filmati registrati dalle telecamere del circuito di videosorveglianza, alla ricerca di eventuali indizi utili per risalire all'identità dei responsabili.
E, come anticipato poc'anzi, si tratta del secondo "raid vandalico" compiuto nella zona in meno di una settimana: qualche giorno fa erano infatti comparse frasi in arabo (inneggianti ad Allah) ed immagini sulle pareti esterne della chiesa di Lusiana. E le successive indagini condotte dai carabinieri avevano individuato il principale indiziato in un giovane straniero ospite di una struttura d'accoglienza del territorio. Nel caso della Basilica non ci sarebbero però (perlomeno allo stato attuale) prove tali da far pensare in prima battuta all'azione di un cittadino di fede islamica.
Gli investigatori non escludono alcuna pista, ma potrebbe essersi trattato anche di un gesto goliardico di pessimo gusto messo in atto da giovanissimi (tanto più che si tratta di un edificio pubblico, visto che a dispetto del nome "basilica" non è più da secoli un luogo di culto). Dovranno essere ad ogni modo le telecamere a far luce sulla vicenda e a fugare ogni dubbio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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