Mentre è salito a quattro il bilancio dei feriti negli incendi che nella giornata di domenica hanno devastato la Sardegna, la scoperta più amara e che fa maggiormente rabbia è la natura dolosa degli stessi. La mano dell'uomo è una prova certificata da quanto è stato scoperto dalla Forestale che ha trovato numerosi inneschi nelle zone colpite dalle fiamme, in particolar modo nel sud dell'Isola in località Gairo.
La ricostruzione
Secondo quanto è stato accertato dagli investigatori della Forestale, il vasto incendio che ha poi preso vigore a causa della forza dei venti da Maestrale sarebbe stato appiccato intorno alle ore 20 mandando in fumo decine di ettari di macchia mediterranea, numerosi pascoli ma anche una parte del bosco di Gairo che è stato salvato dai tempestivi interventi delle squadre dei Vigili del Fuoco. La devastazione ha messo in luce tutti gli inneschi che sono stati trovati sopra i canali di guardia, ossia quelle infrastrutture per la difesa idrogeologica del piccolo Paese. Al momento, però, non hanno un volto coloro i quali si sono macchiati di azioni del genere: la tempesta di vento ha aggravato la situazione che ha richiesto l'intervento di numerosi elicotteri e canadair per spegnere le fiamme.
Non si conosce ancora, invece, qual è stato il motivo dell'enorme incendio che ieri ha tenuto impegnate le località di Posada e Siniscola, zona nord-orientale dell'Isola, con l'evacuazione di centinaia di persone da resort e abitazioni ma anche numerose criticità registrate nelle spiagge con le persone che scappavano via da lettini e ombrelloni. Un altro rogo sempre nella stessa zona ha distrutto ben 400 ettari tra aziende, abitazioni e strutture turistiche. La forza delle fiamme, originatensi intorno alle ore 14 nelle aree interne, è stata tale da giungere fin sulle abitazioni della zona costiera tra le località di Monte Longu e San Giovanni di Posada: a occuparsi della vicenda lavora il Nucleo investigativo provinciale del Corpo forestale (Nipas) con il supporto dal Nucleo regionale (Niar).
Come detto, invece, i feriti sono arrivati a quattro persone: nella parte nord-orientale dell'Isola, oltre all'anziano che ha subìto lo scoppio della bombola di casa e l'anziana di 78 anni uscionata a braccia e gambe, un giovane di 23 anni è stato intossicato dal fumo degli incendi rimportando un'insufficienza respiratoria acuta: in elisoccorso è stato portato in codice rosso all'ospedale San Francesco di Nuoro.
Nel frattempo, il sindaco di Posada, Salvatore Ruiu, non ha dubbi sulla natura dolosa del gigantesco incendio che ha devastato la costa tra il suo paese e Siniscola annunciando di presentare un esposto alla procura di Nuoro contro
ignoti. "I danni che abbiamo subìto sono gravissimi - ha dichiarato all'Ansa - ed è chiaro che il rogo è stato innescato dagli incendiari, che devono pagare per quello che hanno fatto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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