Le conseguenze della tragedia dell'alluvione che sta flagellando l'Emilia Romagna, purtroppo, non sono l'unico problema che le migliaia di sfollati dovranno affrontare: come spesso accade nelle terribili circostanze di questo genere, ricordando ad esempio i fatti che si sono verificati anche nei centri italiani colpiti dai terremoti, ad entrare in azione sono gli sciacalli.
L'allarme
Le stesse amministrazioni locali dei centri maggiormente danneggiati per via degli allagamenti e delle esondazioni dei corsi d'acqua hanno infatti lanciato un allarme rivolto in particolar modo a tutti quei cittadini che hanno avuto la possibilità di non abbandonare le proprie abitazioni, ma si trovano ora nel mirino di una delle più abiette categorie di malviventi.
"Ci giungono segnalazioni di persone che girano e suonano ai campanelli chiedendo, sfruttando l'emergenza alluvione, di entrare presso le abitazioni per verifiche sulla potabilità dell'acqua o sull'efficienza degli impianti elettrici e del gas", spiega in una nota ai propri concittadini il sindaco di Faenza Massimo Isola, che ci tiene a sottolineare il fatto che il comune non sia, almeno per ora, impegnato in operazioni del genere. "Al momento nessun dipendente comunale o di altri enti è sul campo per svolgere attività di questo tipo", mette in guardia il primo cittadino. "Condividete l'informazione e non fate entrare queste persone", consiglia Isola, "ribadiamo che qualsiasi tipo di comunicazione passa solo ed esclusivamente attraverso i canali ufficiali".
Oltre al danno la beffa, quindi. Gli sciacalli, che sono soliti approfittare di situazioni emergenziali del genere, hanno già messo in atto i loro loschi affari, entrando nelle case abbandonate dagli sfollati per svuotarle. Un altro problema da affrontare per una popolazione già in ginocchio. "L'emergenza non è terminata", avvisa il sindaco,"non sono previste ulteriori e aggiuntive onde di piena ma i nostri argini soprattutto in territorio urbano sono fortemente lesionati. Permane perciò una situazione di grave e massima allerta ed estrema precauzione".
Oltre la truffa degli impiegati comunali, tra l'altro, c'è quella di presunti uomini della Protezione civile che chiedono di abbandonare le case per una questione di sicurezza, denunciata da più persone nella provincia di Modena. Uno stratagemma dei malviventi per avere campo libero e poter rubare con tranquillità nelle case di chi cade nel loro tranello.
L'intervento dell'Arma
Le autorità, frattanto, hanno già schierato forze per contrastare le incursioni degli sciacalli su tutto il territorio. Gli uomini dell'Arma hanno dislocato circa 1.200 militari nella sola provincia di Bologna, più di 500 in quella di Forlì-Cesena, 1.400 nella provincia di Ravenna e circa un migliaio in quella di Rimini.
I carabinieri "sono impegnati anche nelle attività anti-sciacallaggio, per prevenire e individuare eventuali episodi, che purtroppo, puntualmente si ripetono all’indomani di disastri come quello che ha colpito l’Emilia Romagna", spiega l'Arma in un comunicato ufficiale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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