I punti chiave
- La Regione piange 14 morti
- La situazione adesso: danni incalcolabili, 15mila sfollati
- Il punto del governatore Stefano Bonaccini
- La paura per altra pioggia
- La situazione fiumi
- Il lavoro instancabile dei soccorsi
- L'incubo a Ravenna
- Le strade
- Treni
- Si teme per le opere d'arte
- Soccorso animali come Arca di Noè
- Il numero verde
- Allerta rossa anche per domani: emergenza per giorni
- Procura di Ravenna apre inchiesta su 6 morti
- Arera sospende le bollette
- La Difesa in campo per l'Emilia-Romagna
Un altro giorno durissimo per l'Emilia-Romagna, ancora costretta a fare i conti con i danni e le tragedie provocate dal maltempo. Il clima non dà tregua alla Regione, dove da giorni si abbattono i disastri provocati dal clima. Ci sono zone letteralmente devastate dall'alluvione e dagli smottamenti, strade chiuse, strutture inagibili, famiglie senza elettricità, sfollati, dispersi e, purtroppo, anche morti. Anche per oggi, in Emilia-Romagna rimane l'allerta rossa. Nel cuore della notte, a Ravenna, sono state necessarie nuove evacuazioni.
La Regione piange 14 morti
La conta delle vittime del maltempo è salita a 14. A dare la notizia è stato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in diretta a Mattino 5. A perdere la vita un uomo di 84 anni, trovato morto questa mattina. Il corpo era immerso nel fango che si era accumulato nel cortile di casa, a Faenza, in zona stazione. L'84enne si è aggiunto alle 13 vittime accertate ieri. Le ultime dichiarate erano state una coppia di 70enni, marito e moglie, trovati morti nella loro casa. Da accertare le cause della loro morte, si è inizialmente pensato alla folgorazione, provocata da qualche elettrodomestico, poi si è fatta strada l'ipotesi che i due possano essere stati schiacciati da un elettrodomestico pesante, forse il frigo che stavano disperatamente cercando di portare fuori.
La situazione adesso: danni incalcolabili, 15mila sfollati
Al momento si parla di 5-6 miliardi di danni, anche se fare una stima non è semplice. A dirlo è stata la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore alla Protezione Civile Irene Priolo. Parlando a SkyTg 24, Priolo ha spiegato che adesso preoccupano le fasce pede-collinari, dove continuano le precipitazioni e si ripetono eventi franosi (circa 250 frane). "Stiamo organizzando 14 squadre delle colonne mobili della Protezione Civile che possano intervenire sui comuni per aiutarli: 8 andranno nel Ravennate, 3 andranno nel Bolognese e 3 in provincia di Forì-Cesena", ha dichiarato.
Col passare delle ore i numeri si fanno sempre più tragici. Sono ormai oltre 15mila le persone sfollate, che hanno dovuto lasciare la propria casa: 8mila hanno già trovato accoglienza in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre, mentre gli altri si trovano in sistemazioni alternative come seconde case, o case di amici e parenti.
4.092 gli interventi compiuti dai vigili del fuoco (969 a Bologna, 984 a Forlì-Cesena, 247 a Rimini, 1.892 a Ravenna). Fondamentale anche l'impiego degli elicotteri, che hanno permesso 78 interventi con il conseguente salvataggio di 187 persone.
300 frane sul territorio e circa 500 strade interrotte. La Regione Emilia-Romagna ha comunicato che si sono registrati 58 allagamenti in 43 comuni.
Il punto del governatore Stefano Bonaccini
Intervenuto a Mattino 5, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha fatto il punto di una situazione ancora in divenire. "È caduta in 36 ore la quantità d'acqua che cade in 6 mesi", ha spiegato. "Solo che è caduta con un effetto che è stato definito dagli esperti tropicale, anche se siamo in E-R e non all'Equatore, su un territorio molto vasto che il 2-3 maggio, cioè 15 giorni fa, aveva visto cadere la pioggia che cade in 3-4 mesi". Bonaccini ha spiegato che il terreno non è stato più in grado di assorbire l'acqua. Persino i fiumi hanno avuto difficoltà nel riversare l'acqua in mare. Far defluire l'acqua è adesso una delle priorità, ha dichiarato il governatore. Per quanto riguarda i danni causati all'agricoltura,"serve un piano choc per evitare che chiudano le aziende".
La paura per altra pioggia
C'è paura per le piogge che continuano a interessare alcune zone. E non finisce qui. Secondo le più recenti previsioni, infatti, ci sarebbe un altro ciclone in arrivo, sempre proveniente dalla Tunisia. Secondo gli esperti, però, non dovrebbe abbattersi in modo violento nel settore adriatico e sull'Emilia Romagna.
Al momento, dall'Emilia-Romagna riferiscono che la pioggia è tornata a cadere in molte zone interessate dall'alluvione, e ciò sta generando preoccupazione. In centro a Bologna la pioggia cade insistente dalle prime ore di stamani. Si prevedono piogge deboli sulla fascia appenninica, in particolare sul settore centro-occidentale.
La situazione fiumi
Le piene di Secchia e Panaro stanno a mano a mano defluendo nel Po. Nei tratti vallivi degli affluenti di Reno e dei fiumi i livelli idrometrici sono in lenta decrescita.
Massima allerta per i fiumi ancora in piena, e per gli argini che potrebbero rompersi. Apprensione per il Savio, l'Idice, il Montone, il Panaro, il Reno e il Trebbia. Per gli esperti del servizio meteo regionale dell'Emilia Romagna, "la situazione permane molto critica".
Il lavoro instancabile dei soccorsi
Intanto continua senza sosta il lavoro della forze dell'ordine, dei volontari, del personale di soccorso e dei vigili del fuoco. Sono 1.097 i vigili del fuoco che stanno operando in Emilia-Romagna, 637 arrivati da altre Regioni. 302 stanno lavorando nella provincia di Forlì e 419 in quella di Ravenna, le zono maggiormente colpite. Sul territorio stanno lavorando anche 300 soccorritori acquatici, 80 esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 34 specialisti speleo alpino fluviali e 25 sommozzatori. Ben 400 i mezzi impiegati. I mezzi aerei, nello specifico, hanno salvato 650 persone.
L'incubo a Ravenna
Nel Ravennate c'è ancora paura. Durante la notte appena trascorsa sono state necessarie altre evacuazioni per mettere in sicurezza altri cittadini. Questa mattina il Comune di Ravenna ha lanciato un appello alla popolazione, chiedendo di evitare spostamenti non necessari. Non si tratta solo di questioni di sicurezza, le strade, ancora congestionate, devono essere lasciate libere per garantire il passaggio dei mezzi di soccorso. Evacuate anche le frazioni di Piangipane e Santerno.
In queste ultime ore, ha fatto sapere il governatore Stefano Bonaccini, la provincia di Ravenna sta subendo nuovi allagamenti.
Le strade
Nel corso della notte, la circolazione è ripresa in modo regolare sulle autostrade dell'Emilia-Romagna. Bene anche sul tratto di Ss9 tra Forlì e Faenza. Alle 6:30 di stamani la A14 sul tratto Forlì-Cesena è stata riaperta, e ora è transitabile su una corsia per senso di marcia. Viabilità Italia fa sapere che ci sono 5 km di coda in direzione sud e 1 km direzione nord nei punti di restringimento delle due carreggiate.
Le operazioni di ripristino dei tratti stradali interessati non si sono mai interrotte. Si lavora per garantire la viabilità sulla A14 Bologna-Taranto. La notte scorsa c'è stata un'imponente operazione della task force Aspi per restituire al territorio la funzionalità della tratta compresa tra Faenza e Forlì, con più di 100 persone a lavoro.
"Il nostro cordoglio va innanzitutto alle comunità dell'Emilia Romagna e alle famiglie delle vittime colpite da questo tragico evento", ha dichiarato l'Amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi. "Da parte nostra, massimo sforzo per supportare il territorio nell'emergenza e ripristinare il prima possibile la piena fruibilità dell'autostrada. Voglio ringraziare per l'impegno e la determinazione tutte le persone che, in queste ore, si stanno adoperando per fronteggiare le criticità che hanno travolto la regione: le Forze dell'ordine, la Protezione civile, i Vigili del fuoco, i volontari". Autostrade per l'Italia raccomanda comunque massima prudenza a chi si mette in viaggio.
Causa maltempo, sono temporaneamente chiusi gli svincoli che dalla diramazione per Ravenna portano sulla Ss 16 Adriatica in direzione Rimini.
Treni
Sul sito di Ferrovie dello Stato, si legge che la circolazione resta sospesa tra Marradi e Faenza, e i treni Regionali possono subire ritardi, cancellazioni o limitazioni di percorso. Ancora sospeso anche il tratto tra Faenza e Rimini, tra Ferrara e Rimini, tra Ravenna e Faenza via Granarolo, tra Ravenna e Castelbolognese via Lugo. Nessuna previsione di ripristino dell circolazione ferroviaria tra Faenza e Rimini.
In graduale ripresa, invece, la convenzionale Bologna-Firenze.
Si teme per le opere d'arte
Situazione più critica si registra al Museo Guerrino Tramonti di Faenza, dove si sono registrati gravi danni all'edificio, con allagamento del deposito seminterrato, dove si trovano 1.800 opere fra ceramiche e tele. Il Mic-Museo Internazionale della Ceramica di Faenza ha dato la sua disponibilità per ospitare le opere del Museo Tramonti.
Problemi anche al Museo Zauli, allagato al piano terra e nella cantina dove si conservano le argille di Carlo Zauli. Sommerso il giardino con le sculture.
Soccorso animali come Arca di Noè
Ad essere soccorsi non solo i cittadini dell'Emilia-Romagna, ma anche tanti animali, rimasti intrappolati o separati dai proprietari. Anche in questo caso è una corsa contro il tempo.
Gli uomini del Soccorso Alpino si sono impegnati anche a soccorrere gli animali: pappagalli, gatti, cani, animali da cortile. Le bestiole, spaventate e fradice di pioggia e di fango, sono state tratte in salvo e accudite con amore. I soccorritori li hanno portati via a bordo di gommoni, come una moderna Arca di Noè.
Salvati i pappagallini di un allevatore che non era riusciuti a scappare insieme a loro, il cane Maggy e la gatta Mimì, che non avrebbe mai abbandonato la sua casa, se gli umani non fossero accorsi per lei. Sono altre storie, storie di animali che stanno vivendo, come i loro compagni umani, il dramma di questi giorni.
Il numero verde
Ricordiamo che per la popolazione dell'Emilia-Romagna è disponibile un numero verde dedicato all'emergenza. Chiamando il 800 024662 sarà possibile mettersi in contatto con un operatore, presente 7 giorni su 7, dalle ore 8 alle 20.
Allerta rossa anche per domani: emergenza per giorni
Confermata anche per la giornata di domani, sabato 20 maggio, l'allerta rossa per l'Emilia-Romagna. Il massimo stato di allerta è stato ulteriormente prorogato per criticità idraulica su bassa collina, pianura e costa romagnola. Timore anche per la pianura bolognese.
Allerta arancione per criticità idraulica, invece, su alta collina e montagna romagnole, collina bolognese e pianura modenese. E per criticità idrogeologica su: montagna, bassa collina, costa e pianura romagnola, montagna bolognese e emiliana centrale e collina emiliana centrale.
"Le frane solo il pericolo più insidioso e incombente subito dopo l'alluvione, perciò siamo tutti in allerta. Il terreno inzuppato dove c'è pendenza tende ad andare a valle. L'allerta ci sarà ancora per diversi giorni per la fragilità di quel territorio. La provincia di Forlì-Cesena è ora la provincia più colpita, ma quasi tutta l'Emilia Romagna è in ginocchio", questo quanto dichiarato a Tg4 - Diario del giorno dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. "Per una stima precisa dei danni si dovrà ancora attendere. Al momento abbiamo stanziato all'Emilia Romagna 10 milioni di euro per l'ondata di maltempo del 4 maggio ed altri 20 milioni saranno assegnati nella riunione del Consiglio dei ministri di martedì prossimo".
Procura di Ravenna apre inchiesta su 6 morti
La Procura di Ravenna ha deciso di indagare sulla morte di sei vittime dell'alluvione. Stando alle ultime notizie, infatti, sono stati aperti 5 fascicoli d'inchiesta senza ipotesi di reato. Per un sesto, invece, si ipotizza addirittura l'omicidio colposo: è il caso del 75enne che aveva deciso di restare in casa nonostante gli inviti da evacuare. I soccorsi, chiamati allertati dai vicini, non sarebbero arrivati in tempo.
Arera sospende le bollette
Considerato la situazine in versa l'Emilia-Romagna, Arera ha approvato un provvedimento di urgenza con cui viene sospeso il pagamento di bollette e avvisi di pagamento di acqua, rifiuti luce e gas. Tale provvedimento riguarda tutte le utenze nei Comuni rimasti coinvolti dal maltempo. Tra le fatturazioni sospese ci sono quelle emesse o da emettere con scadenza a partire dal primo maggio 2023, comprese le eventuali fatture relative ai corrispettivi previsti dai venditori o dai gestori del Servizio Idrico Integrato per allacciamento, attivazione, disattivazione, voltura o subentro.
Oltre a ciò, non sarà applicata la disciplina delle sospensioni per morosità, anche nel caso di morosità verificatesi precedentemente alla medesima data del primo maggio 2023. "La sospensione dei pagamenti delle bollette è un primo provvedimento di urgenza, in vista degli eventuali provvedimenti straordinari che verranno adottati dal Governo a sostegno delle popolazioni interessate da alluvioni ed esondazioni", si legge nella nota ufficiale.
La Difesa in campo per l'Emilia-Romagna
Sono 1200 i militari di Esercito, Marina militare, Aeronautica militare e Arma dei Carabinieri che sono stati inviati sui territori dell'Emilia-Romagna flagellati dal maltempo. Sono stati impiegati 12 elicotteri, 55 gommoni, oltre 100 veicoli di varia tipologia, 4 aerei da ricognizione, 1 velivolo a pilotaggio remoto, 3 motopompe idrovore. Il Comando operazioni spaziali ha fatto la sua parte, fornendo costantemente preziose immagini satellitari che hanno tenuto informati sull'evoluzione degli eventi.
"Le nostre Forze Armate stanno dimostrando in queste ore coraggio, spirito di sacrificio e grande solidarietà nel portare avanti le operazioni di soccorso. Uomini e donne che sin dalle prime ore dell'emergenza stanno dando tutto, rinunciando spesso ai turni di riposo, per salvare le persone e alleviare le sofferenze delle popolazioni coinvolte dagli allagamenti", ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto, come riportato dalle agenzie di stampa. "Alcuni dei militari hanno, loro stessi, le famiglie in difficoltà. A loro va il sincero ringraziamento del Paese e mio personale.
La Difesa, le nostre Forze Armate, sono il sistema di sicurezza del Paese pronte ad intervenire in qualunque condizione 24 ore su 24 sette giorni su sette. Un'organizzazione indispensabile e insostituibile di questa Nazione", ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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