Una manifestazione organizzata e svoltasi ad un anno di distanza dal rave party dal quale ebbe origine il "decreto rave". E che ha paralizzato un'intera città, con i manifestanti che si sarebbero resi protagonisti di atti vandalici e di episodi di degrado. Questo è quanto avvenuto nelle scorse ore a Modena, dove si è svolto l'evento denominato "Smash Repression". Si è trattato di un corteo pro-rave, che ha visto la partecipazione di giovani provenienti da tutta Italia. Più di 5mila "ravers" hanno sfilato per le vie della città emiliana, scandendo slogan come "Occupa, suona e resisti" e "Siamo qua contro ogni forma di repressione". Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino, già al momento della partenza della sfilata dal parco Novi Sad, numerosi manifestanti avrebbero inoltre fatto uso di hashish, marijuana e cocaina.
Accanto ad una cospicua presenza delle forze dell'ordine per accertarsi che la "street parade" si svolgesse senza problemi, si è reso necessario l'impegno del 118, con i soccorritori intervenuti a prestare soccorso quando qualche manifestante si accasciava al suolo per la stanchezza o per un malore. Una parata che la cittadinanza non sembra tuttavia aver apprezzato: non è piaciuta agli automobilisti, che si sono trovati imbottigliati nel traffico causato dal passaggio dei ravers. Ed è piaciuta poco anche ai commercianti. "È questa la libertà? - ha dichiarato un negoziante al Carlino - cantare e sballarsi fino a stare male, cancellando contestualmente la libertà di poter lavorare a chi deve sbarcare in qualche modo il lunario? Ciò che è accaduto è pura follia". Diversi manifestanti sarebbero stati inoltre sorpresi ad orinare e a defecare per strada, mentre altri avrebbero imbrattato i muri di alcuni edifici con la bomboletta spray. C'è stato poi un "caso" dai tratti paradossali reso noto dalla stampa modenese, riguardante la presunta scomparsa di ventunenne di Verona.
Non riuscendo a trovarlo, gli amici si sono rivolti alle autorità e i vigili del fuoco si erano subito attivati per le ricerche. Le operazioni sono andate avanti per qualche ora, ma il ragazzo era semplicemente tornato a casa autonomamente senza avvertire i compagni. Il sindaco Pd Gian Carlo Muzzarelli, tracciando un bilancio della manifestazione, si è detto soddisfatto del fatto che si sia svolta a suo dire senza grossi intoppi. Anche se, pur minimizzando, nemmeno lui sembra aver digerito alcuni dei comportamenti messi in atto dai ravers. "Non ci sono stati danni provocati da veri atti di vandalismo - ha scritto il primo cittadino di Modena, sulla propria pagina Facebook - anche se non sono mancate purtroppo le scritte tracciate sui muri, sulle quali sono già intervenuti i tecnici comunali per le cancellazioni.
Il lavoro sarà completato ma rimane un atto sbagliato, cosi come in troppi si sono abbandonati a comportamenti incivili espletando funzioni fisiologiche ovunque. Cosa del tutto inaccettabile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.