![La lotta alle occupazioni abusive: telecamere e guardie giurate a presidio delle case](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/06/1738836229-whatsapp-image-2025-02-06-105926.jpeg?_=1738836229)
Il piano per la lotta all’abusivismo nelle case Aler, finanziato dalla Regione Lombardia, è ormai una realtà che sta migliorando la sicurezza in alcune delle aree più critiche di Milano e della Lombardia. Il Giornale è andato a verificare direttamente sul campo come questo progetto abbia cambiato la situazione e si è recato in una delle zone più problematiche, precisamente in Via Zamagna 4 a Milano, a distanza di quattro mesi dall’avvio delle misure di sicurezza.
La verifica sul campo: Via Zamagna 4
Via Zamagna 4 a Milano è sempre stata una delle zone più a rischio per le occupazioni abusive, con una media di circa 10 occupazioni o tentativi di occupazione al mese. Da quando è stato messo in atto il piano di sicurezza, le cose sono cambiate. In particolare, l’introduzione della guardia giurata 24 ore su 24 e l’installazione di videosorveglianza sono intervenute per rafforzare la sicurezza del quartiere. Abbiamo potuto osservare direttamente sul campo come queste misure abbiano portato a una percezione di maggiore tranquillità tra i residenti, che sembrano ora più protetti e rassicurati dalla presenza costante della sorveglianza.
Il piano di sicurezza
Il piano, infatti, non si limita alla sola sorveglianza. Prevede un intervento articolato che comprende anche il rafforzamento dei servizi di portierato e custodia, il monitoraggio continuo da parte del personale di Aler e la collaborazione con le forze dell’ordine, tra cui le Polizie locali. Le misure di sicurezza sono state attuate in varie aree critiche di Milano, come San Siro, Corvetto e Gratosoglio, ma anche in altre province della Lombardia, grazie a un investimento complessivo di 100mila euro deliberato dalla Giunta regionale. Le azioni previste, infatti, si estendono anche a Brescia, Cremona, Mantova, Pavia, Varese, Monza Brianza, Como e Lodi, per fronteggiare il fenomeno in tutto il territorio regionale. L'assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, ha specificato che il piano è un cambiamento significativo per la Regione Lombardia, con un impatto concreto e tangibile per i residenti delle zone più critiche. “Come Regione Lombardia, non ci limitiamo alle parole, ma passiamo rapidamente ai fatti”, ha dichiarato l’assessore Franco. “La sicurezza e il contrasto alle occupazioni abusive sono tra le nostre priorità, e stiamo agendo in modo deciso per migliorare la qualità della vita nei quartieri più difficili. Abbiamo avviato il progetto a Milano, dove le problematiche erano particolarmente urgenti, e stiamo estendendo le misure anche nelle altre province lombarde".
La rete di supporto
L’assessore ha sottolineato come l’iniziativa vada oltre la semplice sicurezza, cercando di risolvere anche le problematiche sociali e urbanistiche. “Stiamo lavorando per creare una rete di supporto che vada dalla sorveglianza al restauro degli edifici, fino al miglioramento dei servizi sociali e della qualità dell’ambiente. Non si tratta solo di mettere in campo misure temporanee, ma di garantire un cambiamento duraturo e significativo". Franco ha inoltre ribadito l’importanza della collaborazione con le forze dell’ordine e le istituzioni locali, sottolineando come il piano antiabusivismo sia un esempio di sinergia tra diverse realtà per affrontare un fenomeno complesso. “Le azioni non si fermano alla sorveglianza, ma si estendono alla gestione delle aree comuni e al supporto nelle operazioni di sgombero degli appartamenti occupati abusivamente. L’obiettivo è restituire dignità e sicurezza a chi vive in queste zone”, ha concluso.
La percezione dei residenti
La situazione in Via Zamagna 4 sembra confermare i miglioramenti. I residenti ci hanno raccontato che, sebbene il cambiamento sia ancora in corso, la presenza della vigilanza armata e il controllo costante hanno già portato a una sensazione di maggiore sicurezza. Una signora che abita da anni nel complesso residenziale ci ha raccontato: “Prima era un continuo di paura e insicurezza. Da quando sono stati liberati gli appartamenti occupati abusivamente, la situazione è cambiata. Ora sentiamo la presenza della sicurezza, e questo ci tranquillizza”. Un altro residente ha raccontato come la sicurezza sia stata messa alla prova quando è stato aggredito da una persona molesta nel palazzo. “Il vigilantes è intervenuto prontamente, fermando la situazione e chiamando le forze dell’ordine, evitando che la cosa peggiorasse".
Prospettive future e l’impegno di Regione Lombardia
Sebbene ci siano stati miglioramenti evidenti, i residenti riconoscono che c’è ancora lavoro da fare. I lavori di riqualificazione urbana sono ancora in corso, e molti sperano che il piano continui a evolversi e a portare i risultati promessi. “La situazione sta migliorando, ma ci vuole ancora tempo.
Spero che questo progetto vada avanti con la stessa determinazione”, ha affermato un residente di San Siro. A questo proposito l'assessore Paolo Franco ha ribadito che l’obiettivo a lungo termine è rendere i quartieri popolari più sicuri e vivibili, con un impegno continuo da parte delle istituzioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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