Uno striscione recante alcune frasi contro Israele, che inneggiava alla Palestina e chiedeva l'esclusione dei ciclisti israeliani dal Giro d'Italia. È comparso pochi giorni fa a Cesena, durante il passaggio del Giro, prima che l'amministrazione PD se ne accorgesse e desse disposizioni per rimuoverlo. A denunciare l'accaduto è stata nelle scorse ore Antonella Celletti, capogruppo della Lega nella città romagnola, che nel condannare il gesto non ha risparmiato una "stoccata" al sindaco e alla giunta dem per il ritardo a suo avviso mostrato nel rimuovere lo striscione. Tanto più che a segnalare a chi amministra la presenza di quel messaggio impresso su un lenzuolo bianco appeso in una delle piazze centrali del Comune sono stati proprio gli esponenti locali del Carroccio.
Lo striscione piazzato sul percorso della tappa
Tutto è iniziato durante la nona tappa del Giro d'Italia, che ha visto i corridori partire da Savignano sul Rubicone e tagliare il traguardo proprio a Cesena. Ad aggiudicarsi il successo nella cronometro è stato il belga Remco Evenepoel, ma non è questo il punto: secondo la Lega, qualcuno ha piazzato poco prima dell'arrivo dei contendenti lo striscione "incriminato", in modo che fosse ben visibile sia dai contendenti che dai media al seguito della competizione. "Fuori Israele dal Giro d'Italia: boicotta l'apartheid israeliana, Palestina libera", il messaggio ben leggibile sul panno. Una presa di posizione netta nei confronti degli agonisti israeliani e di Israele in generale, quindi. Per un gesto che i militanti leghisti hanno definito senza mezzi termini "razzista" ed "antisemita", prendendone le distanze e sollecitando la rimozione dello striscione. E proprio quest'ultimo argomento è diventato nuovo argomento d'attrito con il PD: lo striscione è stato rimosso solo in un secondo momento, per un intervento giudicato decisamente fuori tempo dalla Lega.
La condanna del gesto da parte della Lega
A dispetto della segnalazione tempestiva, il lenzuolo sarebbe quindi rimasto in bella mostra per diverse ore, davanti agli occhi di turisti e sportivi. "Nessuno ha fatto nulla perché venisse tolto il lenzuolo con la scritta infamante. E solo dietro nostra richiesta, l’amministrazione ha provveduto a rimuoverlo - il commento della Lega, espresso in una nota pubblicata sui social network, puntando poi il dito contro i responsabili dell'iniziativa non ancora individuati - antisemitismo e odio ideologico contro l'unica democrazia liberale del Medio Oriente sono due facce della stessa medaglia.
Non è difficile smontare accuse false, frutto di campagne di avversione e intolleranza contro questo Stato e il suo popolo: basta leggere, studiare e apprendere da fonti obiettive, analizzando dati autentici e non travisati. Ma l'odio assoluto non vuole ragionare, punta a distruggere. Con l'obiettivo tuttora perseguito di cancellare lo Stato di Israele dalla carta geografica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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