Nella giornata di oggi, domenica 11 agosto, è arrivata la notizia dell'arresto del compagno di Yuleisi Ana Manyoma Casanova, la colombiana di 33 anni morta nel corso della giornata di ieri per un colpo di arma da fuoco. Stando alle ultime informazioni in possesso degli inquirenti, infatti, lo sparo sarebbe partito dall'arma dell'uomo. Arma che, fra l'altro, sarebbe stata detenuta illegamente.
In carcere il compagno
Stando a quanto riferito sino ad ora, il 26enne, connazionale e compagno della vittima, è stato arrestato nella notte dalle forze dell'ordine. Questo perché è emerso che l'arma che ha dato la morte alla 33enne era di sua proprietà, e detenuta illegalmente. Si tratta di un fucile calibro 16 e, al momento dello sparo, era caricato a pallini. Si sarebbe inoltre trovato nelle mani del giovane.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra mobile di Siena, coordinati dalla procura della Repubblica, i due si trovavano insieme in camera da letto, quando è partito il colpo. In casa, dove viveno entrambi, c'erano anche altre persone. Gli inquirenti, inoltre, sono arrivati a scoprire che l'arma era in mano al 26enne quando ha fatto fuoco. L'uomo è stato dunque arrestato nella quasi flagranza di reato, ed è stato condotto dietro le sbarre del carcere di Santo Spirito, dove si trova ora a disposizione dell'autorità giudiziaria. Si attende la convalida del gip. La decisione del procuratore è stata presa "anche al fine di permettere una idonea difesa da parte dell’indagato".
Al momento l'ipotesi di reato mossa contro il colombiano è quella di omicidio doloso aggravato dalla relazione affettiva e dal rapporto di convivenza. Tutto, in ogni caso, è ancora da verificare. Le indagini della Squadra mobile sono ancora in corso, e si sta cercando di ricostruire la dinamica della vicenda. Interrogato dagli inquirenti durante la notte, il 26enne ha negato di aver voluto uccidere la compagna: a suo dire, il colpo sarebbe partito accidentalmente. A quanto pare, però, il colombiano è indagato per maltrattamenti in famiglia, detenzione abusiva di munizioni e di sostanze stupefacenti di tipo leggero. "Le indagini, protrattesi per tutta la notte e ancora in corso, stanno tendendo, in particolare, a chiarire la dinamica dello sparo", ha dichiarato il procuratore Andrea Boni.
Choc a Siena
L'allarme è scattato ieri, sabato 10 agosto, intorno alle 15.30, quando uno sparo ha disturbato la quiete di Strada del Villino, una zona di Siena.
Sono stati i vicini di casa a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine e dei soccorsi. Gli operatori sanitari del 118 hanno trovato la 33enne esanime e per lei non è stato possibile fare nulla. Sarebbe stato fatale il colpo ricevuto alla testa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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