Sì tedesco all’estradizione: Filippo Turetta tornerà in Italia coi carabinieri

Il giovane, accusato di aver ucciso l'ex Giulia Cecchettin, verrà affidato alla giustizia del nostro Paese. Il plauso di Tajani: "Grazie per i tempi rapidi"

Sì tedesco all’estradizione: Filippo Turetta tornerà in Italia coi carabinieri
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L'ok tedesco era nell'aria ed è arrivato: Filippo Turetta sarà consegnato all'Italia. Va in questa direzione la decisione intrapresa dalla Prima sezione penale del Tribunale regionale superiore di Naumburg, che ha ordinato la custodia cautelare per l'estradizione del ragazzo accusato di aver ucciso la sua ex Giulia Cecchettin. Il giovane, trovato con la Fiat Punto nera ferma su un'autostrada vicino Lipsia, era stato arrestato provvisoriamente sulla base del mandato d'arresto europeo. La macchina pubblica per riportarlo in Italia accelera: stando a quanto appreso e reso noto dall'Adnkronos, potrebbe essere scortato con un volo di linea.

Una magistrata della stessa Procura generale regionale della Sassonia-Anhal ha fatto sapere all'Ansa che il trasferimento alla custodia delle autorità italiane "avverrà entro alcuni giorni". A stretto giro è arrivato il commento del vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, che ha voluto ringraziare la giustizia tedesca "per i tempi rapidi con i quali ha operato". Il ministro degli Esteri ha inoltre rivolto il plauso alla nostra Ambasciata e alle forze dell'ordine "che stanno lavorando ininterrottamente per questo obiettivo".

Dal presidente del Tribunale tedesco di Naumburg è dunque arrivato il via libera: sulla base della documentazione allegata al mandato di arresto europeo contro Turetta, non sembrano esserci ostacoli per quanto riguarda la consegna di Filippo alle autorità italiane. Che dal loro canto si erano attivate immediatamente per chiederne l'estradizione ai fini dell'azione penale. Lo stesso ragazzo ha acconsentito, motivo per cui non sarà necessaria un'ulteriore decisione del Tribunale. Il mandato d'arresto per estradizione emesso costituisce la base giuridica per la continuazione della detenzione del perseguitato fino a quando non sarà consegnato alla custodia delle autorità italiane.

La decisione verrà comunicata al ministero della Giustizia che a quel punto, riferisce l'Ansa, chiederà al ministero dell'Interno di disporre il trasferimento in Italia di Turetta. In sostanza ora la palla passa alle autorità italiane, che sono chiamate a predisporre il rimpatrio del giovane che probabilmente verrà scortato dai carabinieri. Nella giornata di ieri è arrivata alla Corte d'appello Naumburg (il massimo Tribunale della regione tedesca della Sassonia-Anhalt) la richiesta di consegna all'Italia di Filippo nell'ambito dell'omicidio di Giulia Cecchettin.

In Italia i magistrati sono in attesa di interrogare Turetta per far sì che possano essere chiariti tutti i punti che hanno portato alla morte della 22enne di Vigonovo. Nel frattempo è spuntata la carta della perizia psichiatrica: per Emanuele Compagno, legale di Filippo, "può essere utile per verificare cosa sia successo".

Allo stato attuale "è molto presto per pensarci", ma l'avvocato ha fatto notare che se ce ne sarà bisogno allora potrebbe essere fatta: un aspetto che potrebbe essere indagato "perché nessuno finora aveva avuto alcun sospetto su Filippo, decritto come un giovane dedito allo studio e allo sport, un ragazzo d'oro che aiutava gli altri".

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