"Vi prendo a martellate". La furia dopo l'omicidio di Pierina

Un giornalista di "Chi l'ha visto?" ha ricevuto la reazione choc del vicino di Pierina Paganelli: si allontana sempre più l'ipotesi che l'omicidio sia legato all'incidente del figlio

"Vi prendo a martellate". La furia dopo l'omicidio di Pierina
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C’è una nuova prospettiva di indagine nell’omicidio di Pierina Paganelli. E non si tratta solo di una prospettiva metaforica. Gli inquirenti hanno infatti acquisito il materiale di un’ulteriore videocamera di sorveglianza, che avrebbe inquadrato quella che finora era considerata una “zona cieca” del garage di via del Ciclamino a Rimini in cui la donna è stata uccisa lo scorso 3 ottobre.

Non c’è al momento ancora nessun indagato, tuttavia gli investigatori lavorano a pieno ritmo: avrebbero sequestrato altri abiti a calzature al vicino di Paganelli, Louis Dassilva. L’uomo, il giorno prima dell’omicidio, è stato coinvolto in un incidente stradale, ma qualcuno ha affermato che quel 3 ottobre non zoppicasse, come invece è stato detto inizialmente. A chiedere conto di questo dettaglio si è recato a casa dell’uomo il giornalista Giuseppe Pizzo di “Chi l’ha visto?”, ma Dassilva avrebbe pronunciato un frase choc all’indirizzo del cronista: “Se suoni ancora al mio campanello ti prendo a martellate, ok?”.

Intanto si continua a cercare di capire se l’incidente occorso al figlio di Paganelli, Giuliano Saponi, nel maggio di quest’anno, sia in qualche modo legato all’omicidio della madre. I legali dell’uomo, da poco tornato a casa dopo il coma e una lunga riabilitazione, affermano che un’aggressione sia una possibilità sempre più remota: non si tratta solo delle ferite riportate - che potrebbero essere relative allo specchietto di un furgone su una strada molto stretta - ma anche del fatto che l’aggressione non poteva essere programmata, dato che Saponi, quel giorno, aveva effettuato un percorso mai fatto prima per andare al lavoro. L’uomo è naturalmente affranto e ha ricordato la madre tra le lacrime: “Non mi ricordo cosa mi ha detto l’ultima volta, ma mi ricordo il suo bacio”.

Un altro ricordo è giunto a “Chi l’ha visto?”, dagli altri due figli. In particolare Giacomo ha spiegato che lui e la sorella avevano scelto il silenzio, ma hanno voluto ribadire come l’immagine della madre - una “donna dolce, forte, rispettosa” - non corrisponda al ritratto che forse è emerso: “Recentemente alcune notizie ci hanno addolorato. Scoprire ad esempio che, nell’intimità della sua casa, facendo telefonate private, con i suoi cari è stata spiata ci ha colpito forte. Sentirla descrivere come una donna che aveva un linguaggio volgare, che sparlava degli altri, che si intrometteva nelle vite altrui, ci ha ferito”.

Giuliano si riferisce al fatto che, a quanto sembra, la vicina Valeria Bartolucci, compagna di Dassilva, avrebbe ascoltato per caso una conversazione di Paganelli, che in quei giorni usava la funzione vivavoce.

Stando alla narrazione di questi giorni, la vittima avrebbe fatto delle considerazioni su presunte infedeltà della nuora Manuela Bianchi, considerazioni che poi sarebbero state riportate appunto alla nuora.

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