Dopo 30 anni restituisce la sabbia rubata in Sardegna: "Scusatemi"

Un turista veneto che nel 1989 aveva rubato un pugno di sabbia rosa dalla spiaggia di Budelli, nel parco della Maddalena, ha restituito il maltolto accompagnandolo con una lettera di scuse: "Chiedo perdono per il mio gesto"

Dopo 30 anni restituisce la sabbia rubata in Sardegna: "Scusatemi"

"Dopo tanti anni colgo l'occasione per restituirli al Parco scusandomi per il gesto". Si chiude così la lettera che un turista veneto ha inviato al museo naturalistico di Caprera per scusarsi per un episodio risalente a 30 anni fa. Era il 1989 quando Alessandro, questo il nome dell'uomo, era stato in vacanza nel parco della Maddalena, in Sardegna, precisamente nella spiaggia di Budelli, una delle più belle d'Italia e rinomata non solo per l'acqua cristallina, ma anche per la sabbia rosa. Come altre persone, Alessandro aveva riempito una bottiglietta di granelli e se l'era portata a casa come souvenir. Un gesto "innocente" che nel frattempo è diventato reato, tanto che sono molti i casi di turisti multati dopo essere stati pizzicati con un carico di sabbia in macchina oppure in valigia.

Gli ultimi episodi risalgono a metà agosto e hanno turisti francesi e spagnoli. I primi avevano trafugato da Chia (sud della Sardegna) 40 chili di sabbia divisi in 14 bottiglie di plastica, mentre i secondi avevano pagato 3 mila euro di multa per avere rubato alcuni esemplari di pinna nobilis, un mollusco a rischio estinzione. Consapevole di avere sbagliato e preso dal rimorso, Alessandro ha spedito al museo naturalistico di Caprera un pacchetto con dentro la sabbia che si era portato via tanti anni fa. E una lettera vergata a mano dove scrive: "L'anno scorso ho visitato il vostro museo e devo dire che sono stato veramente colpito sia dalla quantità di materiale che dalla vostra cortesia, ma in particolare da una lettera scritta da una turista. Ecco arrivo al punto. Anche io, nel lontano 1989, ho visitato l'arcipelago della Maddalena e come tanti sono stato alla spiaggia rosa e inconsapevole del gesto ho raccolto una manciata di preziosi granelli. Ora dopo tanti anni colgo l'occasione per restituirli al Parco scusandomi per il gesto".

La

lettera è stata diffusa dalla pagina Facebook "Sardegna rubata e depredata", che da quattro anni riporta tutte le notizie e le iniziative volte alla tutela del patrimonio ambientale sardo, minacciato dall'inciviltà e dalla scarsa sensibilità di turisti-predoni.

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