Oliviero Toscani e la campagna di Benetton per la prossima stagione. La comunicazione per la collezione autunno - inverno è stata affidata alle mani e alla mente dell'artista italiano.
Il fotografo, di recente, era balzato alle cronache per via dello scatto che ritraeva dei migranti su un gommone, sempre all'interno di un'opera accompagnata dal marchio della multinazionale citata. "Nonostante ciò - aveva dichiarato Francesco Cito a IlGiornale.it all'epoca della polemica alimentata anche dalle frasi di Matteo Salvini - utilizza una fotografia di reportage per il suo fine, cioè creare una campagna choc. Così i giornali gli corrono dietro e parlano di Benetton garantendo all'azienda un notevole risparmio dal punto di vista pubblicitario. Per carità, chapeau. Tanto di cappello. Da questo punto di vista non fa una grinza, però c'è un particolare". "Se tu hai sempre sostenuto - aveva continuato Cito - che la fotografia di reportage non sia la fotografia, ma che la fotografia vera sia invece quella che tu realizzi, allora perché hai utilizzato questo scatto per farne un uso specifico?”.
Adesso, Toscani, ha optato per prendere ispirazione da San Francesco. Nove persone immortalate e un video attraverso cui è possibile ascoltare un monologo richiamante alle tematiche che, secondo la visione di chi lo ha pensato, sarebbero state care al poverello di Assisi. "Negli occhi di blu-chiaro c'è il freddo della Svizzera, mentre nel blu-nero c'è il caldo della Grecia madre d'Europa", viene detto all'interno del filmato. "La confusione come valore", sembra essere il leit motive dell'intera produzione.
Un inno "contro le guerre civili, contro le mafie e le violenze urbane dell'identità, contro i feroci conflitti etnici, contro le guerre di faglia e di religione, contro il terrorismo e contro tutti i razzismi risorgenti". Oliviero Toscani, ancora una volta, si schiera a favore della diversità e del multiculturalismo. "Nudi come San Francesco - quindi - ". E laudato sì per "queste nuove creature della città futura". "No", poi, alla "strega nera" che offre la mela avvelenata rossa a "biancaneve". "Non più la guerra delle razze, ma il miracolo etnico...". Poi il richiamo all'appeal delle città imperiali e al loro spirito multietnico e multiculturale.
Vengono persino fatti i nomi di Lenin e Michael Jackson. E nelle stesse immagini sarebbe rintracciabile anche "Fatima, figlia di Maometto, che prende le fattezze di Maria, madre di Cristo". Il ramadan, poi, diverrebbe "banchetto pasquale". Il "cantico delle creature che avvicina il cielo e sottomette il mondo".
Questa è l'ultima frase del video. Citare San Francesco per elogiare la diversità, sino ad accostare la figlia del profeta dell'islam a quella che per il cristianesimo è la madre di Gesù. Una campagna che potrebbe essere destinata a far discutere.
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