Aldrovandi, carcere per tre poliziotti

Il tribunale dei sorveglianza di Bologna ha disposto il carcere per tre dei quattro agenti condannati per l’omicidio colposo di Federico Aldrovandi

Aldrovandi, carcere per tre poliziotti

Il tribunale dei sorveglianza di Bologna ha disposto il carcere per Paolo Forlani, Luca Pollastri e Monica Segatto, tre
dei quattro agenti condannati per l’omicidio colposo di Federico Aldrovandi, il diciottenne morto a Ferrara nel settembre 2005. Nel luglio 2009 quattro poliziotti furono condannati in primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per "eccesso colposo in omicidio colposo". Nel giugno 2012 la Cassazione ha confermato la condanna. La decisione dei magistrati riguarda i sei mesi di pena residua dopo la sentenza di condanna a tre anni e mezzo della Corte di Cassazione, lo scorso giugno, e lo sconto (tre anni) previsto dall’indulto.

I giudici hanno respinto le richieste dell’affidamento ai servizi sociali (e in subordine dei domiciliari) presentata dai difensori degli agenti. Per il quarto poliziotto condannato, Enzo Pontani, l’udienza è prevista il prossimo 26 febbraio. Per ciò che concerne la posizione disciplinare dei quattro agenti (dalla sospensione temporanea fino alla radiazione), a decidere saranno i consigli provinciali di disciplina delle questure dove gli agenti prestano servizio.

"Un altro passo nella direzione giusta, un segnale di civiltà. Considero il carcere un segno di giustizia per questa vicenda", commenta Patrizia Moretti, madre del ragazzo. "È l’atto finale di un lungo percorso che non poteva avere, secondo giustizia, meta diversa", commenta Fabio Anselmo, difensore della famiglia Aldrovandi.

L'ultima serata di Federico

Dopo aver trascorso la serata in un locale di Bologna, la notte del 25 settembre 2005 Federico Aldovrandi stava tornando a casa quando, vicino a viale Ippodromo, a Ferrara, incrociò una volante della polizia, con a bordo gli agenti Enzo Pontani e Luca Pollastri. Fermato per un normale controllo, i poliziotti chiesero irinforzi perché il giovane, "in evidente stato di agitazione", li avrebbe aggrediti. Poco dopo arrivò un'altra volante con a bordo Paolo Forlani e Monica Segatto. Iniziò una colluttazione, a quanto sembra piuttosto violenta.

Pochi minuti dopo le 6 la prima pattuglia chiamò un'ambulanza. Furono fatti diversi tentativi di rianimazione, ma alla fine l'intervento si concluse con la constatazione, sul posto, della morte del ragazzo, per arresto cardio-respiratorio e trauma cranico facciale.

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