"Non mi sono accorta di nulla, pensavo mi avesse punto una zanzara. E invece". E invece era un ragno violino, la specie aracnide scientificamente nota con il nome di Loxosceles rufescens. Che ha invaso, e gettato nella paura, alcune zone di Roma.
Una vera e propria psicosi, comunque motivata. Visto che l’animale ha fatto delle vittime. E una di queste racconta a Il Messaggero la disavventura. Basta una puntura di questa specie di ragno per finire d’urgenza in ospedale, ma i sintomi del morso vengono fuori solo dopo qualche giorno, manifestandosi in modo davvero invasivo e preoccupante: gonfiore e indolenzimento della parte colpita, ma anche debolezza fisica, annebbiamento della vista, fino a complicazioni per gli organi quali i reni, i polmoni e anche il cuore. La puntura, inoltre, manda in necrosi la carne colpita.
Psicosi ragno violino
Queste le parole della romana-preda: "Ho sentito due punture, una sotto il mento e una alla caviglia". E dopo qualche giorno: "Vedevo come una nebbia e avvertivo una forte debolezza. Una dottoressa, vedendomi in quelle condizioni si è spaventata anche perché il morso del ragno violino può portare lo streptococco".
Poi, fortunatamente, la cura:
"Ho fatto dieci giorni di antibiotici, avevo forte mal di gola, sentivo un gran gonfiore dentro. Dopo la cura sono andata da un infettivologo perché avevo ancora dolore alla gola. Lo streptococco è ancora attivo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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