Vivono in un ex mattatoio gestito dalla Misericordia, ma ieri i migranti residenti ad Andria sono scesi in piazza con, in mano, una lettera consegnata direttamente al comandante della polizia municipale.
Oggetto della missiva i disagi vissuti nei dieci giorni dall'arrivo in Italia. Provengono da ogni parte dell'Africa, ma una volta qui la loro vita non è come l'avevano immaginata dopo l'infernale sosta in Libia e la rischiosa traversata del Mediterraneo.
Lamentano, gli immigrati, di vivere in una vera e propria tendopoli costretti a spendere la loro indennità giornaliera solo in negozi convenzionati.
Inoltre sottolineano le carenze di una burocrazia troppo lunga per il rilascio dei documenti e una più idonea assistenza medica.
La risposta della Misericordia, che gestisce l'accoglienza, come si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno, è che all'interno della struttura c'è una postazione del 118 e una farmacia, c'è un dietologo che si occupa della scelta degli alimenti per i pasti forniti, che cambiano a seconda della religione, oltre all'assistenza psicologica fornita ai migranti appena sbarcati, sottolineando come le richieste dei richiedenti asilo in realtà non dipendono dalla Misericordia.
In una nota, il commissario di Forza Italia di Barletta, Luigi De Mucci, ha sottolineato come i migranti “chiedessero più diritti e tutele – continuando – tutto questo è la plastica dimostrazione di come le politiche speculative e biscazziere del Governo italiano e dell'Europa dei tecnocrati stiano facendo dell'accoglienza il vero dramma politico e
sociale del ventunesimo secolo. Di contro, servono politiche mirate e strategie adeguate che permettano di arginare tale fenomeno e, allo stesso tempo, ridare dignità all'individuo. Basta speculazione, basta chiacchiere”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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