È stata messa sotto sequestro da parte della guardia di finanza di Bari, un’area di circa 23mila metri quadri ad Andria (nella provincia Bat), in Contrada Zagaria, adibita a discarica abusiva a cielo aperto.
In particolare, durante i servizi di controllo del territorio, i militari hanno sorpreso un uomo alla guida di un autocarro di proprietà di una ditta individuale impegnata nelle attività di demolizione, intento a sversare illecitamente 30 tonnellate di rifiuti speciali. Si tratta di materiali di risulta derivanti da attività edili e di sbancamento.
Dalle indagini è stato poi accertato che l’intera area fosse un'estesa discarica abusiva utilizzata per smaltire rifiuti di ogni tipo, dalle lastre di cemento, a materiale di ceramica, plastica e vetroresina, a residui di materiale in gesso, tubazioni, profilati in PVC, frammenti di asfalto, polistirolo, pneumatici, sanitari, terra derivante da attività di sbancamento, rifiuti vegetali derivanti da scerbatura e scarti di macelleria.
Ma non è finita. Nel corso della perlustrazione, nascosti tra gli alberi d’ulivo sono stati trovati anche una moto ed un’autovettura rubati entrambi durante l'estate scorsa (una a luglio e l'altra ad agosto), oltre ad ulteriori pezzi di auto rubate.
I finanzieri hanno sequestrato il mezzo pesante utilizzato per trasportare e scaricare i rifiuti speciali denunciando il conducente del mezzo ed il suo titolare. E sono risaliti al proprietario del terreno.
L'area è situata a ridosso del centro abitato e, cosa grave, è fortemente compromessa dal punto di vista ambientale.
Al termine delle operazioni i finanzieri, come detto, hanno sottoposto a sequestro oltre al mezzo pesante, l’intera area di 23 mila metri quadri, insieme al quantitativo di rifiuti di vario genere rinvenuti all’interno, nonché i veicoli provento del furto. Il titolare della ditta insieme al lavoratore dipendente – peraltro risultato in nero – ed il proprietario del terreno sono stati denunciati in concorso alla procura della Repubblica di Trani per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Questo reato è punito con l’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 2mila e 600 euro a 26mila euro.
Il responsabile dell’impresa per la sua parte di competenza ed il proprietario dell'area saranno ora tenuti anche ad effettuare le
operazioni di rimozione, di recupero, di smaltimento dei rifiuti, nonché di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi.
Sarà poi il Comune di Andria ad emanare un’ordinanza con la quale il proprietario del terreno provvederà alla recinzione dell’area, per impedire l’ulteriore accumulo di rifiuti da parte di terzi.
Sarà poi applicata
l'ecotassa sull’ingente quantità di materiali abbandonati che la ditta di demolizioni da un lato ed il proprietariodel terreno dall’altro, saranno costretti a pagare alla Regione per garantire il ristoro del danno ambientale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.