L'Ue rompe il silenzio. Dopo la richiesta da parte dell'Aquarius di un porto sicuro dove far sbarcare i 141 migranti che ha a bordo salvati a largo della Libia, di fatto Bruxelles dà una risposta all'equipaggio della nave ong che in quetso momento si trova tra Malta e Italia. "L’Ue è pronta al massimo impegno diplomatico per arrivare a una soluzione rapida ed è in contatto con diversi Stati membri che si sono rivolti a Bruxelles per lo stallo della nave Aquarius", ha affermato Tove Ernest. Ma intanto da alcuni Paesi (Italia inclusa) l'Aquarius sta ricevendo messaggi che hanno il sapore del due di picche. La Valletta ha fatto sapere che i porti maltesu restano chiusi.
E Msf, una delle due Ong, insieme a Sos Mediterranee, fa sapere che "le autorità marittime di #Malta e #Italia hanno informato la nave #Aquarius che non concederanno un luogo sicuro di sbarco alle 141 persone a bordo. Abbiamo appena raggiunto una posizione di standby esattamente tra Malta e l’Italia. Restiamo in attesa di ulteriori indicazioni". In mattinata sia il ministro degli Interni, Matteo Salvini, che quello dei Trasporti, Danilo Toninelli hanno ribadito la linea dura dell'Italia. "Vadano ovunque ma non qui da noi", ha detto il titolare del Viminale.
Mentre Toninelli ha chiamato in causa la Gran Bretagna: "La nave ha bandiera di Gibiliterra, è un problema di Londra". La nave per il momento resta ferma tra Italia e Malta. Ma non è ancora chiaro se e quando riceverà l'autorizzazione a sbarcare in un porto di un Paese Ue.
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