Arabba, un paradiso bianco Dal mitico Sellaronda al Giro della Grande Guerra

La deliziosa Arabba, villaggio alpino nel cuore delle Dolomiti bellunesi, è una delle porte d'accesso al «mitico Sellaronda», percorso sciistico attrezzato che circonda il massiccio del Sella. Una ski area, quella di Arabba/Marmolada, tra le più belle dell'arco alpino, con i suoi 62 km di piste innevate (che fanno parte del Dolomiti Superski, il più vasto carosello sciistico al mondo, 1.200 chilometri di discese collegate tra di loro).

Siamo tra i monti «pallidi», da qualche anno finalmente patrimonio Unesco. Da qualsiasi punto la vista è eccezionale. Di giorno, quando il sole si specchia nella neve, ma soprattutto al tramonto, quando le cime si tingono di rosa e il ghiacciaio della Marmolada illumina tutto il comprensorio.

Quest'anno c'è grande attesa per l'apertura della stagione sciistica che s'inaugura il 5 dicembre. Anche se molti impianti, a condizioni metereologiche favorevoli, sono già aperti da ieri. Arabba, 1.602 metri di quota, è uno di quei paesini d'altura che sembrano usciti da una fantasiosa leggenda ladina. Case in legno, chalet, baite, garnì, un piccolo mulino ad acqua ancora funzionante dove si macinano orzo e segale. Paese da fiaba e snodo strategico per gli appassionati di sport alpini, a metà strada tra il passo del Pordoi e quello di Campolongo. Punto di partenza anche del Giro - sempre sci ai piedi - della Grande Guerra, di cui l'anno entrante ricorre il centenario. Sempre da Arabba poi si raggiunge il ghiacciaio della Marmolada, 3.200 metri d'altitudine. Una miriade di tracciati, insomma, fruibili d'inverno ma anche d'estate.

I cento impianti di risalita delle dodici valli della regione dolomitica sono infatti in funzione ormai (quasi) tutto l'anno. Proprio in questi giorni si stanno valutando i risultati lusinghieri del Dolomiti supersummer (www.dolomitisupersummer.

com), la versione estiva del Dolomiti superski conclusasi il 2 novembre, che ha permesso a turisti, escursionisti, sportivi di recarsi in quota, a piedi o in bicicletta, utilizzando una tessera unica, sdoppiata per la prima volta in due versioni: Hiking Up e Biking Up.