Vendevano droga a prezzi stracciati per allargare il loro giro di clienti, magari anche a chi, di solito, non avrebbe avuto i mezzi per comprare sostanze. Ma i carabinieri li hanno fermati prima che potesse accadere di nuovo. Così, ad Arezzo, i militari hanno arrestato in flagranza di reato per spaccio due cittadini di origine maghrebina, di 19 e 27 anni, dopo aver sequestrato loro circa mezzo chilo di hashish, dal quale sarebbe stato possibile ricavare almeno 2.860 dosi.
Secondo quanto riportato da La Nazione, il 19enne, incensurato e residente a Napoli, avrebbe ceduto 5,5 grammi di sostanza stupefacente a un 36enne incassando 50 euro. Dopo la vendita, però, sarebbe stato subito fermato. A quel punto, gli investigatori sono riusciti a risalire a un altro pusher, un 27enne (sempre incensurato), al carico del quale è stata eseguita una perquisizione domiciliare che ha consentito di recuperare mezzo chilo di hashish destinato poi alla vendita al dettaglio e diverse carte di credito. Il tutto era occultato in una cantina dove l'uomo teneva il proprio cane, bilancini di precisione e altro materiale per il confezionamento, oltre a 1.500 euro, suddivisi in banconote di vario taglio. Entrambi gli spacciatori sono stati sottoposti alla misura cautelare personale con obbligo di dimora e permanenza domiciliare notturna. Il più giovane dei due, nelle ore successive al fermo, è stato colto in violazione della misura ed è stato trasferito nel carcere di Arezzo.
In base alle prime ricostruzioni, al
vertice di questa organizzazione criminale si trovava il 27enne, che si avvaleva dell'amico 19enne per ingaggiare nuovi "clienti" direttamente dalla strada, offrendo la droga a prezzi molto competitivi.
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