Viene chiamato “tarlo asiatico del tronco” o “insetto killer delle foreste”. Ma il suo nome scientifico è Anoplophora glabripennis: tre centimetri, nero e con le macchie bianche sul dorso, è estremamente pericoloso per gli alberi cui corrode la corteccia.
L’insetto è comparso in Val di Susa, per la precisione a Vaie. Ora, scrive la Stampa, gli esperti della Regione stanno già mettendo in atto il piano operativo per debellare sul nascere questa possibile epidemia. Le squadre del Piemonte stanno spruzzando agenti chimici che dovrebbero uccidere gli esemplari di tarlo asiatico e impedire che la sua presenza si diffonda ulteriormente. Un primo caso era stato registrato a fine luglio in un parco cittadino, poi l’animale è stato rinvenuto lungo la statale. L’insetto killer delle foreste attacca diversi tipi di albero e può essere molto dannoso, anche se non è pericoloso né per l’uomo né per gli animali. La provenienza è incerta, ma è quasi sicuro che arrivi dall’Oriente, forse da “da Cina o Giappone, quasi certamente all'interno di pedane o altri legnami da imballaggio", spiega il sindaco Enzo Merini.
“Visto che ne abbiamo scoperto la presenza in tempo, e il focolaio è ancora abbastanza ristretto, siamo fiduciosi di debellare questo insetto prima che si allarghi al resto della Val di Susa”, spiegano a La Stampa Pier Mauro Giachino e Paola Gotta, direttore e responsabile sul campo dei trattamenti.
Ora le piante infette verranno tagliate e il legname incendiato. Ecco perché è stato rinominato anche “killer delle foreste”: se dovesse diffondersi, sarebbero molte le piante a cadere sotto i colpi delle accette.
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