Attentati a Foggia: Dda di Bari sequestra armi e ordigni

Un'operazione di alto impatto nel centro della città: centinaia gli uomini della polizia di stato e militari dell'arma dei carabinieri che hanno effettuato perquisizioni e controlli a tappeto

Attentati a Foggia: Dda di Bari sequestra armi e ordigni

Durante la notte del 6 gennaio 2020 si è svolta a Foggia un'imponente operazione di polizia giudiziari da parte delle forze dell'ordine nel cuore della città. Forte la presenza degli agenti della polizia di stato e di militari dei comandi provinciali e guardia di finanza. Gli inquirenti stanno eseguendo decine e decine di controlli a tappeto nelle aree sensibili del territorio alla ricerca di armi, sostanze stupefacenti e possibili catturandi. In termini di legalità e di controllo, l'immensa operazione è da leggersi come risposta immediata da parte di carabinieri, polizia di stato e guardia di finanza dopo i gravi episodi delittuosi che negli ultimi tempi hanno colpito la città di Foggia. Nelle attività sono stati coinvolti diversi reparti ed uffici speciali delle tre forze di polizia (servizio centrale operativo, carabinieri "Cacciatori di Puglia", Rgt "carabinieri Puglia", elicotteristi, cinofili, "Baschi verdi", "C.I.C.O", reparto prevenzione crimine e questura di Foggia).

Attentati a Foggia: sequestrati ordigni e armi

Armi, ordigni esplosivi e munizioni da guerra. Questo è quanto sequestrato dalla Dda di Bari dopo la vasta attività di perquisizione compiuta a Foggia motivata dai gravi attentati che hanno colpito la città e l'omicidio del commerciante Roberto D'Angelo. Il ministero dell'interno, Luciana Lamorgese, ha rilasciato tale commento all'interno di una nota: "E' stata data una risposta immediata ai recenti episodi delittuosi che hanno colpito quel territorio".

L'intervento da parte delle forze dell'ordine si è verificato dopo l'incendio ai danni di due locali durante la notte di capodanno, una bomba che ha causato l'esplosione dell'auto di un manager sanitario e l'assassinio di Roberto D'Angelo. Giuseppe Volpe, procuratore della Dda di Bari, parlando dell'operazione scattata nella notte del 6 gennaio dopo i precitati misfatti, ha dimostrato in una nota la sua soddisfazione per l'iniziativa "delle forze di polizia che, all'esito di una riunione di coordinamento tenutasi in Bari anche con la partecipazione della procura di Foggia, questa notte hanno eseguito d'iniziativa numerose perquisizioni sequestrando armi, munizioni da guerra e ordigni". Volpe ha poi aggiunto: "Lo stato ha fornito dimostrazione della capacità di reazione di fronte all'aggressione della criminalità manifestatasi nei primi giorni del nuovo anno".

Il procuratore, riguardo le indagini ancora in corso, ha infine detto: "Va in particolare sottolineata con favore la compattezza tra le varie istituzioni dello stato, unite nell'obiettivo comune di

reprimere le manifestazioni delinquenziali che affliggono la città, mentre continua l'impegno per l'individuazione degli autori dei singoli episodi delittuosi. Si confida in una maggiore collaborazione dei cittadini".

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