Quegli auguri choc dell'ospedale: "L'8 marzo? La festa dell'oca"

Fa discutere l'augurio ufficiale di un nosocomio napoletano alle dipendenti. Eppure la scelta di celebrare l'8 marzo come festa dell'oca è stata presa proprio da una donna

Quegli auguri choc dell'ospedale: "L'8 marzo? La festa dell'oca"

L'8 marzo? All'ospedale dei Colli di Napoli è la festa dell'oca. Non si tratta di uno scherzo, ma della suggestione che trapela da una singolare cartolina d'auguri scelta per gli auguri ufficiali dell'azienda ospedaliera a tutte le dipendenti in occasione della festa della donna.

Una cartolina che rappresenta una papera cotta in pentola, con la poesia "La differenza" del crepuscolare Guido Gozzano.

"Penso e ripenso - è il testo stampato a spese dell'azienda ospedaliera per le sue dipendenti - che mai pensa l'oca gracidante alla riva del canale? Pare felice! Al vespero invernale protende il collo, giubilando roca. Salta, starnazza, si rituffa, gioca: né certo sogna d'essere mortale, né certo sogna il prossimo Natale né l'armi corruscanti della cuoca. O papera, mia candida sorella, tu insegni che la Morte non esiste: solo si muore da che s'è pensato. Ma tu non pensi. La tua sorte è bella! Ché l'essere cucinato non è triste, triste è il pensare d'esser cucinato".

Una scelta controversa, che ha suscitato proteste e malumori tra le dipendenti dell'azienda ospedaliera di Napoli. Una scelta controversa perché presa da una donna: il direttore amministrativo dell'ospedale Antonella Trupiano.

"L'ho scelta perché è una poesia ironica ma anche triste, in cui si legge il mito di Gozzano per la donna tranquilla, semplice e accudente - spiega la Trupiano - e noi lavoriamo in un ospedale.

E c'è il pensiero della morte, dice che non è importante quello che vivi ma quello che pensi. Non c'è nessuna dietrologia. È una poesia e come tale si legge, le associazioni di idee sono un fatto individuale, non posso farci nulla".

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