I tutor, il sistema di controllo della velocità in autostrada, non funziona più. A scriverlo è il Sole 24 Ore, citando l'ordinanza della Corte di Appello di Roma in cui viene rigettata la richiesta dell'Aspi (Autostrade per l'Italia) di sospende l'esecutività della sentenza del 10 aprile scorso, quella con cuii giudici avevano condannato Aspi per la contraffazione del brevetto sui tutor dalla azienda che l'aveva ideato: la Craft. L'Aspi ha presentato ricorso in Cassazione e sperava di poter tenere attivo il sistema fino al pronunciamento dell'alta Corte.
Non ci sono ancora documenti ufficiali sulla vicenda. E né la polizia stradale né l'Aspi hanno rilasciato dichiarazioni. Ma per il Sole dalla sentenza di ieri e dai dati sulle multe forniti dalla polizia, si può evincere che i tutor siano stati disattivati.
La società che gestisce la autostrade, secondo il quotidiano economico, aveva presentato ricorso facendo leva su due questioni. La prima, riguarda la sicurezza stradale: il blocco degli autovelox potrebbero portare ad un incremento degli incidenti stradali. La seconda riguarda invece "l'irreparabilità del danno" derivato dallo spegnimento dei Tutor nel caso in cui la Cassazione dovesse dare ragione all'Aspi.
Andiamo con ordine. Secondo il Sole 24 Ore, la Corte avrebbe risposto che l'Aspi "non si può considerare portatore" della sicurezza stradale, perché questa è sottoposta "alla cura dello Stato". La questione dunque deve rimanere estranea alla diatriba sul brevetto. Lo stesso principio vale per "l'irreparabilità del danno". Sebbene sia vero che la Craft difficilmente potrebbe risarcire l'Aspi in caso di ribaltamento della sentenza in Cassazione, è altrettanto vero che - scrive il quotidiano economico - "si violerebbe il principio costituzionale di uguaglianza e comunque il danno non sarebbe esorbitante perché Aspi stessa ha dichiarato che non è necessaria una distruzione fisica ma una semplice disattivazione del software".
Sulla questio del Tutor è intervenuta anche l'Associazione amici
polizia stradale, che parla di un "provvedimento che inciderà sicuramente sui risultati auspicati per la sicurezza sulle strade". La speranza è che gli automobilisti non usino la scusa per infrangere i limiti di velocità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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