A causa dell’emergenza coronavirus si fa sempre più concreta la possibilità che per quest’anno alunni e professori non faranno ritorno in aula. Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, durante un’informativa in Aula al Senato, ha spiegato che “si tornerà a scuola se e quando, sulla base di quanto stabilito dalle autorità sanitarie, le condizioni lo consentiranno”. Possibile quindi che per l’anno scolastico in corso, 2019-2020, le attività didattiche in classe vengano ritenute concluse. Azzolina ha voluto ripercorrere tutte le decisioni prese e le misure messe in campo per cercare di far fronte all’emergenza coronavirus: “In una situazione così difficile, il governo ha dovuto operare scelte importanti, impedendo la presenza a scuola di studenti, famiglie e docenti e riducendo la presenza del personale Ata e dei docenti stessi alle sole attività indifferibili".
Stanziati 85 milioni di euro
Per quanto riguarda il lato economico, il ministro ha detto che per l’anno 2020 sono stati stanziati 85 milioni di euro. Questa decisione è stata presa per far sì che le istituzioni scolastiche abbiano la possibilità di dotarsi subito di strumenti atti all’apprendimento a distanza, in modo che anche gli alunni con minori possibilità economiche possano usufruirne. Per la precisione, 70 milioni sono destinati all’acquisto di dispositivi digitali individuali per connettersi a internet e per accedere alle piattaforme digitali. Nessuno studente rischierà quindi di rimanere indietro. Importante anche la formazione del personale scolastico, alla quale vanno destinati 5 milioni, e 8.2 milioni “per gli animatori digitali, figure strategiche per l'innovazione a scuola, impegnati a promuovere la conoscenza e la formazione".
Azzolina ritiene l'anno scolastico salvo
Il ministro ha inoltre spiegato cosa potrà accadere a tutti quegli studenti che proprio quest’anno devono affrontare l’esame di Maturità. Per il momento si starebbe pensando a una commissione formata da soli membri interni e un presidente esterno. Infine, Azzolina ha reso noto davanti all’Aula di Senato come stia procedendo l’attività didattica a distanza. Il 67% delle scuole è impegnato in specifiche forme di valutazione, e il 48 per cento avrebbe fatto un collegio docenti online. Come sottolineato dal ministro, "al momento sono 6.7 milioni gli alunni raggiunti dall'attività didattica a distanza", degli 8,3 milioni di studenti costretti a casa. La ministra Azzolina ha ricordato anche che, al momento, le scuole resteranno chiuse fino al 3 aprile.
Il decreto firmato ieri però consente nuove misure restrittive, "per periodi non superiori a trenta giorni".L’anno scolastico in corso è comunque da ritenersi salvo. La ministra ha chiesto una Maturità seria che tenga conto degli sviluppi dell’apprendimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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