Si aggrava di ora in ora il bilancio dei morti dell'alluvione che ha colpito Valencia, nel Sud-Est della Spagna, con le autorità locali che hanno aggiornato l'ultimo bollettino con 205 vittime che si contano soprattutto tra la Comunità Valenciana ma anche nell'area di Castilla-La Mancha e in Andalusia. I dispersi, purtroppo, sono ancora numerosi e questo numero potrebbe non essere definitivo. Il ministero della Difesa di Madrid fa sapere che sono stati aggiunti altri 250 militari per un totale di duemila in azione per aiutare la popolazione colpita dalle calamità.
Le vittime dentro a un tunnel
Dalla nazione iberica arrivano nuove informazioni dai vigili del fuoco che hanno lavorato senza sosta per tutta la notte all'interno di un tunnel, completamente allagato, nell'arteria che collega le località di Alfafar e Benetuser. "Era totalmente allagato, ora è completamente ripulito dall'acqua. Dentro ci sono circa 30, 40 macchine con diverse vittime al loro interno", ha raccontato ai media andalusi Salvador Olivas, il capo di una squadra di una decina di vigili del fuoco che da Malaga sono arrivati a Valencia per dare il loro aiuto. A causa del disastro è stato annullato il MotoGp di Valencia previsto il prossimo 17 novembre.
Allerta rossa in Andalusia
L'ondata eccezionale di maltempo non sembra però essere ancora giunta al termine: in Andalusia è scattata l'allerta rossa per l'area di Huelva fino a questo pomeriggio come ha scritto sul social X l'Aemet, l'Agenzia Meteorologica Statale iberica. Nell'area si temono ancora forti piogge e temporali continui che potrebbero scaricare ingenti quantità di pioggia su un terreno già reso molto fragile dai diluvi delle scorse ore.
L'alluvione come uno tsunami
I danni causati dalla tempesta di martedì e mercoledì hanno ricordato le conseguenze di uno tsunami con la furia delle acque che ha ricoperto le strade rendendo inutilizzabili decine di auto e bloccando i residenti all'interno delle loro abitazioni. In alcune aree mancano ancora elettricità, acqua corrente e connessioni telefoniche stabili. "La situazione è incredibile. È un disastro e c'è molto poco aiuto", ha affermato Emilio Cuartero, un residente di Masanasa alla periferia di Valencia. "Abbiamo bisogno di macchinari, gru, in modo che i siti siano accessibili. Abbiamo bisogno di molto aiuto. E pane e acqua".
I residenti di Chiva, località alle porte di Valencia, nella giornata odierna i residenti si sono riversati sulle strade per ripulire dai detriti e dal fango: questa cittadina ha ricevuto più pioggia in otto ore martedì 29 ottobre di quanta ne avesse avuta nei 20 mesi precedenti: la furia dell'acqua ha traboccato da un canale che attraversa la città distruggendo strade e muri di case. Il sindaco, Amparo Fort, ha detto a una radio locale che "intere case sono scomparse, non sappiamo se ci fossero persone dentro o no".
Muore un giovane calciatore
Tra le oltre 200 vittime la Spagna piange anche un ex giocatore del Valencia, Josè Castillejo di appena 28 anni. "Il Valencia CF piange la scomparsa di Josè Castillejo, vittima delle inondazioni improvvise. "È cresciuto nel settore giovanile fino al livello Under 18 e ha giocato per altre squadre della regione", recita una nota della società. Il maltempo ha provocato l'allullamento di tutte le gare previste nella regione valenciana tra cui la sfida di Liga contro il Real Madrid.
Perché la Dana fa ancora paura
Quella che si chiama anche "goccia fredda" ma che in Spagna assume il nome di Dana (Depresion Aislada en Niveles Altos) è ancora attiva sia sulla parte meridionale del Paese che su quella orientale e molto vicina all'area che ha subìto
la disastrosa alluvione. Il grosso dei fenomeni rimane per adesso in mare aperto ma saranno necessarie ancora altre ore affinché il maltempo inizi a mollare la presa con un miglioramento meteo previsto nel fine settimana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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