Bari, braccianti occupano la basilica: "Basta sfruttamento"

Gli immigrati erano guidati dal sindacalista Soumahoro: "Chiediamo un confronto con l'arcivescovo perché la politica, il governo e la regione Puglia continuano a latitare"

Bari, braccianti occupano la basilica: "Basta sfruttamento"

Un gruppo di circa 60 braccianti di Foggia e Borgo Mezzanone ha occupato la Basilica di San Nicola a Bari per protestare contro lo sfruttamento degli immigrati. Poco dopo le 11 di questa mattina i migranti sono entrati in chiesa accompagnati da Aboubakar Soumahoro, 39enne italo-ivoriano dirigente dell'Usb, Unione sindacale di base.

"In Italia ci sono ancora leggi sul lavoro?", "Rispetto per il lavoro", si legge sui cartelli esposti durante la protesta.

L'annuncio dell'occupazione è stato dato con un video sulla pagina Facebook. "Siamo entrati nella Basilica con un gruppo di braccianti - ha spiegato Soumahoro -. Lavoratori costretti a lavaorare in condizioni disumane, sfruttati. Papa Francesco dice che il lavoro conferisce dignità all'uomo, però quello dei braccianti è un lavoro privo di diritti".

Poi l'appello all'arcivescovo del capoluogo pugliese, monsignor Francesco Cacucci. "Chiediamo un confronto con l'arcivescovo perché la politica, il governo e la regione Puglia continuano a latitare". #primaglisfruttati si legge alla fine del messaggio.

Monsignor Cacucci è poi arrivato in Basilica e si è intrattenuto a parlare con i braccianti. "Chiamerò il presidente della Regione Michele Emiliano - ha assicurato - e coinvolgerò gli altri vescovi pugliesi e poi sentirò papa Francesco".

Proprio ieri due braccianti sono

stati feriti dai sassi lanciati da alcuni italiani. I lavoratori si stavano recando in bicicletta ai campi dove lavorano quando sono stati affiancati da un'automobile con a bordo alcuni ragazzi che avrebbero iniziato a bersagliare gli stranieri con delle pietre.

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