Boldrini e Rubio contro Salvini per lo sgombero del Baobab: "Forte coi deboli"

La chiusura del Baobab, vista come manna dal cielo dagli abitanti di un quartiere da tempo in ginocchio per violenze e reati che si susseguono in modo incessante, ha visto la pronta e prevista reazione dei soliti rappresentanti del fronte accoglienza a tutti i costi e senza limiti

Boldrini e Rubio contro Salvini per lo sgombero del Baobab: "Forte coi deboli"

Levata di scudi dei radical chic della sinistra contro lo sgombero del Baobab, in testa al gruppo tirano la volata l’immancabile Laura Boldrini ed uno dei più recenti affiliati del livello di chef Rubio.

“Forte coi deboli e sottomesso a Casapound. Salvini manda i blindati per sgomberare il Baobab mentre i “fascisti del terzo millennio” occupano abusivamente e a spese nostre un palazzo nel centro di Roma. Forte solo coi deboli”. Questo il tweet al veleno dell’ex presidente della Camera dei deputati, che invece di preoccuparsi della situazione diventata ormai invivibile per gli abitanti della zona, ha in mente solo i suoi incubi più ricorrenti: Salvini e CasaPound. E subito dietro il codazzo dei soliti noti, a partire dall’immancabile Gad Lerner, fino ad arrivare a Cirinnà ed al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Tutti si domandano il perché ci si accanisca contro i poveri innocenti migranti, ma nessuno che vada a chiedere a chi con quell’incubo è costretto a vivere quotidianamente cosa pensa della soluzione adottata.

“Caro Sciacallo Matteo Salvini però con gli amichetti esagitati di CasaPound come fai pippa eh? Troppo facile prendersela con le persone perbene gli ultimi e i giusti, un po’ meno con i delinquenti”. Il lungimirante tweet di Rubio, pregno di contenuti, mette la ciliegina sulla torta alla solita tavola apparecchiata ad hoc dai militanti dell’accoglienza senza limiti e regole.

Ma quale modo migliore di distogliere l’attenzione da un quartiere messo in ginocchio da spaccio, prostituzione e violenza per difendere le proprie tesi se non quello di attaccare. Ecco che i riflettori vengono spostati su CasaPound e sull’occupazione dello stabile di via Napoleone III, un disco rotto che si ripete da tempo per distogliere l’attenzione dai veri problemi in cui versa la Capitale.

La replica è affidata, ancora una volta, ad un tweet di Simone Di Stefano, segretario nazionale di CasaPound Italia. “Voglio informare i pagliacci di “sinistra” che ad ogni sgombero parlano di CasaPound, che le famiglie italiane che la occupano sono lì da 15 anni.

Quando in quegli anni avete amministrato Roma e l’Italia non ve ne siete mai occupati. A dimostrazione della vostra totale malafede”.

Solo ieri la presentazione di una legge studiata ad hoc da Boldrini e Leu per affondare CasaPound e Forza Nuova.

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