Scena da film nel Bolognese. Un gioielliere è stato sequestrato e picchiato da un gruppo di malviventi, che gli hanno intimato di dargli la combinazione per disattivare l'allarme della sua casa.
Vittima della tentata rapina è Giorgio Vitali, 66 anni, di Pieve di Cento (Bologna). Come riporta il Resto del Carlino l'uomo è stato fermato mentre percorreva in bicicletta una strada del suo paese, vicino a casa. A dare l'allarme, intorno alle 23 di lunedi sera, è stata una coppia, richiamata dalle grida del gioielliere che era riuscito a rompere un finestrino del furgone dove era imprigionato, vicino a Borgo Panigale, a circa 25 km dal luogo del sequestro. Il mezzo, un Volkswagen Transporter bianco privo di targhe, era stato abbandonato sul ciglio della strada.
Liberato dalle forze dell'ordine, subito accorse sul posto, l'uomo è stato trovato con il volto tumefatto e coperto di sangue e i polsi legati. Ha spiegato di essere stato affiancato dal furgone intorno alle nove di sera, facendolo cadere dalla bici. Dal mezzo sono uscite tre persone, dall'accento slavo, che l'hanno costretto con la forza a salire a bordo.
Dopo lo hanno legato e picchiato, per farsi dire il codice segreto dell'allarme e si sono fatti consegnare le chiavi di casa.Diciannove anni fa, nel dicembre 1998, Vitali aveva subito una disavventura simile, con tre rapinatori che gli avevano teso un agguato dal quale era uscito solo con una ferita superficiale.
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