Colto sul fatto mentre spacciava nell'area di un parcheggio a Bologna, ha prima tentato la fuga, quindi si è scagliato come una furia contro uno dei carabinieri che lo inseguivano, prendendolo a calci e pugni e facendolo finire al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore con trenta giorni di prognosi.
Il responsabile dell'ennesima violenza contro un rappresentante delle forze dell'ordine è un richiedente asilo nigeriano di 31 anni, personaggio con una lunga lista di precedenti alle spalle e un daspo urbano bellamente ignorato, e che si trova ora in attesa di processo. Come riportato dalla stampa locale, l'increscioso episodio ha avuto luogo sabato sera all'interno del parcheggio che si trova nei pressi di piazza XX Settembre, area tristemente nota proprio per l'intensa attività di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti. A cogliere sul posto due individui dall'atteggiamento decisamente sospetto è stata una pattuglia di carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Bologna, che si è avvicinata con l'intenzione di sottoporre entrambi ad un controllo.
Alla vista della gazzella, tuttavia, questi ultimi hanno immediatamente voltato le spalle ai militari dandosela a gambe, nel tentativo di evitare le verifiche nei loro confronti. Pronta la reazione degli uomini dell'Arma, che si sono subito lanciati all'inseguimento dei sospettati. Per uno di essi non c'è stato nulla da fare, dato che è stato abbastanza reattivo e rapido da sparire velocemente dalla loro vista.
Lo straniero rimasto più indietro, invece, è stato abbrancato da uno dei carabinieri, che per questo motivo è stato letteralmente pestato. Pugni, calci e spintoni, il militare rovina a terra e subisce la lussazione della spalla. Il dolore lancinante all'arto non gli impedisce comunque, grazie anche alla preziosa collaborazione di un collega, di completare il fermo del malvivente, ai polsi del quale sono scattate le manette.
Trasportato in caserma, il nigeriano è stato sottoposto alle consuete operazioni di identificazione ed incriminazione, e trovato con addosso della marijuana. Lo spacciatore, un richiedente asilo pluripregiudicato, disoccupato, senza fissa dimora, già colpito da divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna, è finito dietro le sbarre di una cella di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo.
Per lui sono arrivate le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Finito d'urgenza al pronto soccorso del Maggiore di Bologna, il militare ferito ha ricevuto dal personale sanitario una prognosi di 30 giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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