Capodanno, l'invito di prof Pajardi: 'Prendi in mano la vita, non i botti'

I consigli del direttore dell'Unità operativa di Chirurgia della mano: "Non sottovalutate il fenomeno"

Capodanno, l'invito di prof Pajardi: 'Prendi in mano la vita, non i botti'

"Volevo solo divertirmi". "Era così piccolo, non credevo fosse così pericoloso". "Pensavo fosse già esploso". Sono sono alcune delle giustificazioni che gli operatori sanitari sentono la notte di Capodanno, quando intervengono in soccorso di bambini e adulti, rimasti feriti dall'esposione di botti e petardi.

A raccontarlo sono infermieri, fisioterapisti e chirurghi dell'Unità operativa di Chirurgia della mano, del gruppo MultiMedica, guidata dal Professore Giorgio Pajardi. In un video, realizzato dal team, gli operatori cercano di promuovere una maggior sensibilizzazione sul problema, per spingere le persone a prestare attenzione. Lo scorso anno, in tutta Italia, vennero registrati numerosi incidenti legati all'esplosione di botti e petardi, che provocarono 216 feriti, tra cui 41 minorenni e 13 casi gravi. I protagonisti del video riportano alcune scuse, che hanno sentito durante i soccorsi: "Pensavo fosse un gioco", "ho raccolto un petardo in strada, pensavo fosse già esploso", "non ho fatto in tempo a lanciarlo", "essì che mio papà me lo aveva detto". Infine, il professor Pajardi lancia un appello a tutti, dato che il fenomeno non risparmia nessuno, "indipendentemente dall'età e dal livello di istruzione": "Con il nuovo anno basta con le solite scuse- dice a conclusione del video- Prendi in mano la tua vita, non i botti".

L'esperto ha spiegato ad AdnKronos che spesso "ci si improvvisa esperti pirotecnici, senza considerare i pericoli che si corrono". Gli incidenti legati all'esplosione dei botti coinvolgono soprattutto mani, volto, occhi e udito. "Per quanto riguarda la mano, l'evento più ricorrente è un vero e proprio trauma da proiettile", dice Pajardi. Il petardo può bruciare i tessuti, ma anche ossa e tendini e spesso, nonostante gli interventi chirurgici ricostruttivi, le lesioni sono irreversibili. Il dottore racconta che "subito dopo Capodanno abbiamo mediamente 3 giorni ininterrotti di sala operatoria".

Dato l'avvicinarsi della notte del 31 dicembre, AdnKronos ricorda alcune regole fondamentali, per evitare che si verifichino incidenti. Innanzi tutto, è bene fare attenzione alla merce ce si compra: i botti devono avere il marchio CE e non devono essere comprati da rivenditori non autorizzati. Poi è necessario usare i petardi all'aperto, evitare di raccogliere quelli inesplosi (anche a distanza di giorni), allontanarsi non appena si accende il petardo e non puntarlo mai contro cose o persone. Un'ulteriore accortezza è quella di non indossare indumenti infiammabili, per evitare che le scintille diano fuoco ai vestiti.

In caso di incidente, "rivolgersi sempre ai centri di riferimento della Società italiana di

chirurgia della mano (ogni Regione ne ha almeno uno). Sono strutture dove operano specialisti in grado di eseguire interventi microchirurgici di salvataggio, che preservano il più possibile la funzionalità dell'arto leso".

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