Carlo Calenda si scaglia contro il Codacons e chiede l'interrogazione parlamentare: "Quadro inquietante"

Dai profili social del suo movimento politico, Carlo Calenda ha attaccato il Codancons chiedendo risposte su alcune situazioni non troppo chiare; l'ex ministro chiederà anche l'interrogazione parlamentare

Carlo Calenda si scaglia contro il Codacons e chiede l'interrogazione parlamentare: "Quadro inquietante"

Il Codacons è nell'occhio del ciclone dallo scorso mese di marzo, da quando ha iniziato una guerra a suon di denunce contro il rapper Fedez e sua moglie Chiara Ferragni. Da quel momento si sono accesi i riflettori sull'associazione dei consumatori, che ha cercato di inibire l'azione benefica dei Ferragnez in favore dell'ospedale San Raffaele di Milano. All'inizio dell'emergenza sanitaria, infatti, la coppia si è fatta promotrice di una raccolta fondi su un sito di found reasing, tramite il quale ha raccolto oltre 4,5 milioni di euro che sono stati investiti per la realizzazione di una terapia intensiva. Il Codacons ha lamentato presunte irregolarità e scarsa chiarezza e da quel momento è scontro aperto con il rapper, che a sua volta ha mosso accuse nei confronti dell'associazione. Nelle ultime ore, però, a smuovere le acque e a cercare di vederci chiaro nell'associazione dei consumatori è stato Carlo Calenda, ex ministro dello sviluppo economico nei governi Renzi e Gentiloni.

Ed è proprio sul concetto di chiarezza e di trasparenza che Carlo Calenda ha voluto mettere l'accento nella sua analisi, condivisa nelle scorse ore sui social dai profili di Azione, il suo movimento politico. Ha annunciato la volontà di chiedere un'interrogazione parlamentare al ministro dello Sviluppo economico Patuanelli perché, stando alle sue parole ci sarebbero delle "zone d'ombra" nell'attività del Codacons. Sono diverse le domande che l'ex ministro si pone e alle quali chiede di aver risposta, per il bene dei cittadini. "Perché, come ha scritto il Fatto Quotidiano, nel 2018 ha rinunciato alla costituzione di parte civile nel processo agli ex dirigenti del Monte dei Paschi di Siena?", si chiede Carlo Calenda, che poi riferisce di una presunta transazione che la banca avrebbe effettuato a favore del Codacons nello stesso periodo per un valore di 732mila euro.

Carlo Calenda continua poi nelle sue interrogazioni, domandandosi quali siano "i rapporti tra Codacons e Autostrade per l’Italia", alla luce "delle poche critiche nei confronti di Autostrade e anche nei confronti di eventi controversi come il crollo del Ponte Morandi". Nel rispetto della logica di trasparenza che il Codacons chiede a terzi e che Carlo Calenda pretende venga rispettata anche dall'associazione dei consumatori, la stessa ha immediatamente riferito che nella giornata di giorni replicherà punto per punto alle domande, che però il Codacons considera più come insinuazioni. I toni soni alti da parte del Codacons, che attacca frontalmente l'ex ministro, che a loro dire sarebbe "totalmente ossessionato dal Codacons ai limiti dello stalking". Il comunicato del Codacons è molto duro nei confronti di Calenda: "Non abbiamo alcun problema a rispondere ai quesiti posti dal leader di Azione, domande che purtroppo dimostrano l’ignoranza di Calenda e fanno capire perché molti lo definiscono il peggior ministro della Repubblica Italiana". La querelle tra l'associazione dei consumatori e l'ex ministro affonda le sue radici nel passato e nel tempo non sono mancati altri scontri e querele tra le due parti.

Nella serata di ieri, anche Fedez è intervenuto nella questione, dicendo la sua dopo i tanti scontri con il Codacons nei mesi passati. "Finalmente un politico italiano, Carlo Calenda, si è mosso e ha fatto un'indagine approfondita nei confronti del Codacons", ha esordito Fedez, che dopo aver riportato una delle domande fatte da Calenda all'associazione, è tornato sulla questione che lo riguarda da vicino. "La cosa che a me fa ribollire il sangue è che in un periodo drammatico per il nostro Paese, in cui io ho cercato di dare il mio piccolo contributo, ho dovuto perdere del tempo per stare a difendermi da dei personaggi del genere.

Dovrò andare a processo, dovrò affrontare 5, 6 anni di processo e queste persone stanno minacciando e intimidendo anche degli utenti e delle persone comuni che si sono permesse solo di commentare la vicenda pubblicamente. Vogliamo far qualcosa, muoviamo il culo o che cosa?", ha concluso Fedez.

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