Aveva 64 anni il procuratore della Repubblica di Torino Bruno Caccia. Quell'anno fu ucciso sotto casa, in una via della precollina torinese. Era il 26 giugno 1983 quando fu ammazzato, colpito da quattordici colpi di pistola.
Durante gli Anni di Piombo si era occupato di diverse grosse inchieste, dal terrorismo al traffico di droga, ma anche di casi legati alla 'ndrangheta. Passò dalle mani di Caccia anche l'indagine sul sequestro del sostituto procuratore di Genova Mario Sossi, che fu preso dalla Brigate Rosse.
Il procuratore aveva firmato anche la requisitoria d'accusa in cui chiedeva di rinviare a giudizio gli imputati di "Controinformazione".Per la morte di Caccia fu arrestato Domenico Belfiore, legato alla 'ndrangheta e considerato il mandante dell'omicidio. Fino a oggi, tuttavia, erano rimasti in libertà gli esecutori materiali del delitto.
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