Chiesa cattolica, è morto padre Bartolomeo Sorge

Padre Bartolomeo Sorge è deceduto. Lo storico direttore de La Civiltà Cattolica si era distinto in questi anni per il suo anti-salvinismo militante

Chiesa cattolica, è morto padre Bartolomeo Sorge

Padre Bartolomeo Sorge è deceduto nel corso della mattinata di oggi. Il gesuita è stato anche un importante giornalista e pensatore italiano.

Considerato dalle cronache un consacrato progressista, padre Sorge ha diretto, tra le varie testate in cui ha lavorato, La Civiltà Cattolica - ora diretta da padre Antonio Spadaro, che è considerato lo "spin doctor" di papa Francesco - ed Aggiornamenti Sociali. L'ecclesiastico, nel corso di questi ultimi anni, si era distinto pure per via delle sue posizioni politiche: Sorge si era ad esempio opposto alla linea del cardinal Camillo Ruini, che avrebbe voluto un dialogo tra la Chiesa cattolica e la Lega di Matteo Salvini. E più in generale, il teologo siciliano si era schierato più volte con la pastorale, i temi e le indicazioni del pontefice argentino, durante questa fase complessa e densa di dialettica per gli emisferi istituzionali cristiano-cattolici.

Chiare, per esempio, sono state le sue posizioni sulla gestione dei fenomeno migratori: Sorge è sempre stato per l'accoglienza. Così come evidenti sono state le sue critiche al salvinisimo inteso come ideologia politica. Il gesuita ha anche espresso una certa simpatia nei confronti del movimento delle "Sardine", arrivando ad operare un paragone tra il "pesce" - simbolo dei movimentisti nati a Bologna - e la simbologia utilizzata nella storia dai primi cristiani. Untweet centrato su questo tema aveva fatto particolarmente discutere, in specie negli ambienti tradizionalisti. Non tutti, del resto, hanno pensato che quella comparazione avesse senso d'esistere, ma tant'è. E alcuni all'epoca hanno criticato Sorge, mettendo in evidenza come i "primi cristiani", a differenza delle "sardine", fossero vocati al martirio.

Sorge è stato un sostenitore convinto della dottrina sociale della Chiesa. Secondo la linea progressista, l'ipotesi che i "porti" possano rimanere "chiusi" fa parte di una visione che il consacrato italiano non ha esistato ad accostare all'aggettivo "disumani". Ma sappiamo quanto sia complicata la questione, e quanti pareri esistano sul "come" l'umanità possa essere tutelata mediante le varie declinazioni della gestione dei fenomeni migratori. Fatto sta che Sorge aveva operato un altro paragone: quello tra i "porti chiusi" e le "leggi razziali". Si tratta di un consacrato che si è opposto con convinzione e continuità anche ai "decreti sicurezza" del leader del Carroccio.

Tra le sue ultime posizioni, vale la pena segnalare una difesa - esibita sempre a mezzo Twitter - sul pensiero del Papa in materia di unioni civili: "Tanto rumore per nulla! È pacifico da tempo che i diritti personali degli omosessuali (sia singoli, sia in coppia) vanno tutelati dallo Stato. Ma l’unione civile non è matrimonio", ha scritto il padre gesuita attraverso il suo account social. La questione dell'apertura di Jorge Mario Bergoglio alle "unioni civili" è ancora un argomento di forte contrapposizione tra le varie anime che compongono gli ambienti teologico-dottrinali, italiani e non.

Papa Francesco perde oggi uno dei suoi consiglieri ed uno dei suoi più convinti sostenitori. Sorge, sempre sul piano politico, si era espresso pure sull'ultimo referendum su cui si è espresso la popolazione italiana. Quello portato avanti soprattutto dal MoVimento 5 Stelle: "Con la vittoria dei SI l’Italia ha fatto un salto nel buio.

Si faranno mai le riforme necessarie? Ce ne sarà il tempo? Con il M5S populista, che spinge verso la democrazia diretta?", aveva scritto l'ex direttore della storica rivista dei gesuiti italiani. Uno dei grandi protagonisti della corrente cattolico-democratica del contesto ecclesiastico del Belpaese.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica