Trenord prova a sconfiggere il problema delle "carrozze pollaio" installando un contapersone sulle porte dei treni. Così facendo si conoscerà in tempo reale il numero esatto di quanti salgono e quanti scendono.
La compagnia ferroviaria ha preso questa decisione per monitorarne l'indice di affollamento e poter essere così in grado di programmare meglio le corse. Questa tecnologia permetterà di avere un quadro chiaro e di aggiungere carrozze dove servono, soprattutto se il treno risultasse troppo pieno. Oppure di togliere i vagoni meno utilizzati.
Una tecnologia già diffusa in centri commerciali, sarà installata nei prossimi mesi a bordo dei treni più moderni in Lombardia: un centinaio in tutto sui 330 di flotta totale tra Coradia, Tsr e Vivalto. Praticamente un terzo dei convogli che trasporta circa il 70 per cento dei viaggiatori lombardi. L'idea dell'azienda di trasporti è di assegnare la gara europea per l'appalto dei lavori in primavera, poi testarlo per avviare il piano conteggio da settembre
Il meccanismo è consiste in una serie di sensori che si attivano e si spengono con l'apertura e la chiusura delle porte del treno. Per ogni stazione per ogni carrozza i rilevatori contano gli ingressi e le discese. I dati finiranno in un unico cervellone, in base al quale si potrà mappare in tempo reale l'affluenza su questi treni e riorganizzare i servizi introducendo i correttivi. "Così saremo in grado di analizzare la domanda per rimodulare l'offerta", dice l'amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè. Per i pendolari il contatore potrebbe assicurare più comfort nel viaggio, visto che sono ancora varie le denunce di chi negli orari di punta è costretto a tragitti in piedi e molto affollati.
Un altro esempio utile per chi viaggia: in banchina al pendolare, con il nuovo meccanismo, verranno annunciate dagli altoparlanti quali sono le carrozze più piene del treno in arrivo, in modo da sapere dov'è più conveniente salire. Il conteggio è funzionale anche quando si verificano guasti e scioperi, perché permette di tarare i mezzi sostitutivi in base al numero di persone da trasportare. Non solo tecnologia, ma anche un nuovo piano sicurezza che sarà attivo dal 1° febbraio.
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