Il Coronavirus è già mutato?: "Può contagiare più facilmente"

Un infermiere ha contagiato 17 individui nella città di Xinyu, aumenta il panico a livello globale: la struttura del virus nato in Cina sarebbe mutata

Il Coronavirus è già mutato?: "Può contagiare più facilmente"

Il Coronavirus avrebbe mutato la sua struttura ed ora i contagi potrebbero drasticamente aumentare. Ad ammetterlo da settimane dinanzi ai giornalisti è lo stesso ministro della salute Ma Xiaowei. Diversi i fattori che pesano sull'accelerazione dell'infezione, alcuni di più, altri di meno. Come è possibile leggere da La Verità, si è scoperto che esistono individui veicolanti più facilmente il 2019-nCoV. Se si fa attenzione, il virus è in realtà già mutato passando dagli animali agli esseri umani. In seguito, passando da persona a persona, il rischio di pandemia è divenuto pericolosamente reale. In barba alle fake news, si ricorda comunque come il tasso di mortalità, secondo quanto diffuso dal governo di Pechino, sia inferiore al 2%. Risultati considerati sensibilmente bassi, rispetto a quelli della Sars (9,6%).

Quel che è certo è il fatto che il Coronavirus passi facilmente da un soggetto all'altro come una banale influenza. Letali possono essere, ad esempio, le goccioline di uno starnuto o di un colpo di tosse che aleggiano per aria e che sono un potenziale veicolo del virus. Da non sottovalutare, inoltre, i germi che si depositano sugli oggetti da cui siamo attorniati e che usiamo quotidianamente. È certo tuttavia, che alcune persone (seppur involontariamente) abbiano una capacità più elevata di infettare il prossimo. Sono stati definiti i "super diffusori" del Coronavirus come lo conosciamo attualmente e sono stati identificati proprio in Cina.

Coronavirus, il virus avrebbe avuto una mutazione: si rischia un contagio più veloce e diffuso

Alcune epidemie, secondo alcuni studi, avrebbero un metodo (ed una velocità) di espansione, molto simile ai trend topics sui social network: individui più e meno attivi nella condivisione di batteri. R0, un termine portato in auge recentemente durante un servizio dell'emittente USA Cnbc: si tratta del numero di individui che un singolo soggetto ammalato può infettare. Si calcola che una persona con il Coronavirus abbia, in media, la capacità di contagiare altri 2-3 esseri umani. Ci sono tuttavia, alcune (inquietanti) eccezioni. A Xuzhou, città sita nella provincia di Jiangsu (Cina orientale) un solo individuo sarebbe stato il responsabile di 10 contagi, mentre a Xinyu, il dipendente di una struttura sanitaria avrebbe provocato dai 15 ai 17 contagi. Numeri, sicuramente, da non sottovalutare. Lo scorso 21 gennaio i casi segnalati erano 300; in poche settimane i dati registrano 21 mila infetti con un numero di decessi pari a 500 circa. I contagiati sembrerebbero aumentare ogni giorno di almeno un migliaio.

L'accelerazione del virus sta inoltre influenzando i mercati internazionali: alcuni di essi crollano a picco, mentre altri aumentano. L'allarme Coronavirus è dunque tutt'altro che rientrato, anzi, la situazione sembra apocalitticamente destinata a peggiorare.

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