L’epidemia causata dal coronavirus potrebbe essere molto più estesa e grave di quanto ufficialmente dichiarato dalle autorità cinesi. Di questo ne è certo il virologo Roberto Burioni che intervenuto alla trasmissione ''Uno, nessuno 100Milan'' in onda su Radio24 ha espresso i suoi timori.
Burioni, infatti, ha lanciato l’allarme in merito al tasso di mortalità del coronavirus cinese che, a suo giudizio, non è bassa come molti sostengono:''È circa il 2%, ed è più o meno quella dell'influenza Spagnola del 1918''. Ma questi sono dati che devono essere presi con cautela perché potrebbero essere corretti. La paura, infatti, è che le persone contagiate e decedute potrebbero essere molte di più di quanto dichiarato. “C'è la forte sensazione- ha dichiarato il virologo- che i numeri di casi che arrivano dalla Cina siano sottostimati e questo succede spesso perché vengono contati solo i casi gravi. I casi dovrebbero essere forse 5 mila".
Ma questo non è l’unico avvertimento lanciato da Burioni. Sul suo sito di informazione scientifica ''MedicalFacts'', il virologo ha sottolineato che la situazione in Cina ''appare ancora ben lontana dall'essere sotto controllo” e, pertanto, l’unico modo per tentare di contrastare la diffusione dell'infezione nel mondo è quello di “limitare o abolire i collegamenti aerei con questa nazione, e in quella direzione alcuni Stati si stanno muovendo''.
Cosa che sta realmente già accadendo. British Airways sta sospendendo tutti i suoi voli da e verso la Cina continentale dopo che il governo del Regno Unito ha messo in guardia contro i viaggi non necessari nel paese colpito dal coronavirus. La compagnia, in una nota, si scusa "con i clienti per l'inconveniente, ma la sicurezza dei nostri clienti e dell'equipaggio è sempre la nostra priorità".
Anche le compagnie asiatiche Lion Air e Seoul Air hanno preso la stessa decisione. Diverse altri vettori tra cui Finnair, Cathay Pacific con sede a Hong Kong e Jetstar Asia con sede a Singapore, invece, stanno riducendo il numero di collegamenti verso la Cina. Air France consente ai passeggeri di cancellare o posticipare gratuitamente i voli per il Paese asiatico. Un portavoce ha sottolineato che "per ora" la compagnia aerea francese "mantiene il suo programma per la Cina", che significa 10 voli settimanali da Parigi Charles de Gaulle a Pechino e 13 a Shanghai."
Numerosi sono quelli che mi chiedono se annullare o meno un viaggio e io noto in voi - ha aggiunto
Burioni- la speranza che io vi dica che potete andare tranquillamente. Purtroppo non è così. Viaggi nei luoghi interessati dall'epidemia sono tassativamente sconsigliati. Ripeto, tassativamente e senza eccezioni".
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