"Così hanno pestato Daniele in discoteca"

. È bastata una notte in discoteca a Jesolo per mettere a rischio la vita di Daniele Bariletti pestato in un locale

"Così hanno pestato Daniele in discoteca"

Un dolore immenso. È bastata una notte in discoteca a Jesolo per mettere a rischio la vita di Daniele Bariletti. Una discussione accesa dentro il locale ha dato il via ad una lite fuoriosa. E a raccontare la dinamica di quanto accaduto sono stati proprio i genitori di Daniele: "Nostro figlio si trovava al Vanilla insieme alla ragazza e a un gruppo di amici, avevano prenotato un privé per festeggiare il Ferragosto a Jesolo". Poi, come racconta il Corriere del Veneto è scattata la lite all'improvviso: "Un ragazzo si è intrufolato nel privé e ha volutamente provocato nostro figlio e la ragazza buttandogli addosso una bevanda e scatenando la reazione di Daniele che gli ha detto "Che c. fai". Parte il feroce pestaggio: "Daniele è stato colpito da due pugni con il solo scopo di uccidere". Poi i genitori fanno anche una descrizione dell'aggressore, una sorta di identikit: "Un' età compresa tra i 24 e i 28 anni, corporatura impostata, alto un metro e 90, biondo con gli occhi azzurri". Ed è a questo punto che avviene qualcosa di strano. Sempre secondo il racconto dei genitori "l'aggressore sarebbe stato fermato dal personale di sicurezza del Vanilla, ma lasciato andare senza neppure accertarne le generalità, suggerendo agli amici di nostro figlio di chiamare il 118 incuranti della gravità della situazione". A questo punto vengono chiamati i soccorsi. Poi la corsa disperata in ospedale, Daniele va subito in sala operatoria: "L' intervento è durato cinque ore - continuano i genitori nella lettera - e attualmente è tenuto in stato di coma nel reparto di rianimazione". Adesso Daniele non è più intubato.

I genitori, infine, si lasciano andare ad un'amara riflessione: "Seguivamo ai telegiornali quanto accaduto in Spagna - raccontano - ci dicevamo indignati e speravamo che questo non potesse mai accadere. E invece è successo qui, nel nostro territorio. Possibile che un Club, e soprattutto la vigilanza, non riesca a gestire tali situazioni?".


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