Delitto di Perugia, ora Raffaele Sollecito fa causa ai giudici

L'imputato per l'omicidio di Meredith Kercher: "Hanno sbagliato e mi hanno rovinato la vita, ora paghino"

Delitto di Perugia, ora Raffaele Sollecito fa causa ai giudici

Ad appena due mesi dal rigetto della richiesta di risarcimento per i quattro anni passati in carcere, Raffaele Sollecito non si ferma e porta in tribunale proprio i giudici: tre milioni per una serie di "errori e travisamenti delle prove".

Come riporta Repubblica.it, andrà in scena a Genova l'ultimo atto del delitto di Perugia. Quasi dieci anni fa proprio nel capoluogo umbro Meredith Kercher, studentessa inglese di 22 anni, venne uccisa con una coltellata alla gola nella sua abitazione la sera del primo novembre. Gli imputati principale per il delitto furono Rudy Guede, condannato e oggi in carcere, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, entrambi dichiarati innocenti con una sentenza della corte di cassazione del 2015.

Ora Sollecito ha citato in giudizio, in base alla nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati, nove tra pubblici ministeri, procuratori generali, giudici delle indagini preliminari e giudici di corte d'assise e corte d'assise d'appello chiedendo un risarcimento, di circa tre milioni, per aver travisato fatti, circostanze e prove relative all'omicidio di Meredith Kercher. La legge sulla responsabilità civile prevede cause "per dolo o colpa grave". Solo per il secondo caso è prevista la citazione anche dei giudici popolari.

Sarà il giudice Pietro Spera, al quale è stata affidata la causa, a decidere se coinvolgere nella citazione anche i 12 giurati popolari della Corte di Assise di Perugia e di quella di Assise di Appello di Firenze. In caso di condanna lo Stato, dopo aver pagato il risarcimento, si rivarrà a sua volta nei confronti dei singoli pm, gip e giudici citati.

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