"Voteranno per revocare il diritto all'aborto": la soffiata che infiamma gli Stati Uniti

Bufera negli Usa. Politico pubblica la bozza della possibile sentenza con cui la Corte suprema sarebbe pronta a cancellare la storica sentenza Roe vs Wade. Se confermata si aprirebbe una stagione di tensioni nel Paese

"Voteranno per revocare il diritto all'aborto": la soffiata che infiamma gli Stati Uniti
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Nelle ultime ore c'è aria di agitazione e protesta negli Stati Uniti a causa di un parere scritto da un uomo. La Corte suprema degli Stati Uniti sarebbe pronta a cancellare la sentenza Roe vs Wade che dal 1973 tutela la legge sul diritto di aborto a tutte le donne americane. Questo epocale cambiamento deriva dalla bozza scritta dal giudice Samuel Alito e pubblicata dal sito americano Politico.

Al momento si tratta di un documento provvisorio che potrà essere confermato con la sentenza ufficiale dei nove giudici. Questi, da mesi, stanno studiando la legge approvata nel 2018 dallo Stato del Mississipi che fissa il limite entro cui poter ricorrere all’aborto a 15 settimane dal concepimento.

La decisione presa nel 1973

Il punto principale di dibattito è legato alla garanzia costituzionale e federale al diritto all'aborto che la sentenza di fatto assicura. Questo significa che con l'abolizione di tale decisione sarà più complicato interrompere la gravidanza in alcune parti dell'America conservatrice, in quanto, la decisione ritornerà nelle mani di ogni singolo Paese. Il cambiamento porterebbe quasi immediatamente a limitazioni in vaste aree del sud e del Midwest dove c'è più preoccupazione riguardo ai diritti delle donne. Inoltre circa la metà degli Stati imporranno immediatamente ampi divieti. È importante però sottolineare che ogni decisione sarà presa indipentemente da ciascuno Stato e in molti posti resterà invariato il diritto, consentendo legalmente la procedura.

La divulgazione della notizia

A far discutere, tra le tante cose, è stata però la propagazione della bozza. Documenti di tale importanza, infatti, dovrebbero essere cautelativamente conservati e visionati solo dai pochi per le decisioni nei tribunali. Fonti anonime, invece, hanno fatto trapelare la richiesta di Alito che è stata poi resa pubblica proprio da Politico. Tutto questo rappresenta una rara violazione della segretezza della Corte suprema. Il motivo di tanta segretezza sta anche nel fatto che nel corso delle udienze i giudici possono cambiare idea e di conseguenza i loro voti.

I pareri contrastanti tra gli americani

La sentenza Roe vs Wade, di 50 anni fa, era stata un punto di svolta nel Paese. Garantiva, infatti, la tutela costituzionale federale del diritto all'aborto, poi integrata da una successiva decisione “Planned Parenthood vs Casey”, del 1992, che in gran parte confermava il diritto. Nel documento pubblicato dal sito americano, si leggono le parole di Alito:“Roe aveva terribilmente torto fin dall'inizio: è tempo di dare ascolto alla Costituzione e restituire la questione dell'aborto ai rappresentanti eletti del popolo”, ritenendo dunque che la sentenza del 1973 debba essere annullata.

Le parole del giudice rappresentano pienamente come i cittadini americani abbiano opinioni diverse. C'è infatti chi pensa che il diritto all’interruzione della gravidanza sia indiscutibile e appartenga senza alcuna distinzione a tutte le donne. Dall'altra parte c'è invece chi sostiene che non vi può essere scelta e per questo sono nati diversi movimenti detti "anti-choice". Si tratta di gruppi formati da uomini e donne che oltre a scendere nelle piazze, si sono attivati per indebolire i servizi relative alle cliniche che effettuano questo tipo di operazione.

Nonostante un sondaggio del Pew Research Center del 2021 indichi come circa il 58% degli americani sia a favore del mantenimento della Roe vs Wade, il destino della norma resta nelle mani di pochi.

Il giudice Alito, di stampo conservatore, ha stillato la bozza del documento sostenendo di aver trovato delle incongruenze nella storica sentenza e la sua posizione potrebbe essere la stessa degli di almeno altri quattro giudici conservatori, tre dei quali nominati durante la presidenza di Donald Trump. Se fosse confermata in questi termini, la pronuncia della Corte suprema sarebbe una svolta epocale che segnerà indistintamente il futuro del Paese.

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