Mille migranti in 24 ore. E il mare ci porta anche i positivi al Covid

Nell'hotspot sono presenti circa 1400 migranti. La situazione è incontenibile: "Ai nostri appelli Lamorgese risponde con il silenzio"

Mille migranti in 24 ore. E il mare ci porta anche i positivi al Covid

Lampedusa come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Gli ultimi sbarchi della notte hanno portato migranti positivi al Covid e l’hotspot è pieno ogni oltre limite con 1400 ospiti. Nessun margine di tregua e l’isola non ce la fa più. Continuano gli approdi lungo le coste della maggiore delle Pelagie da parte degli stranieri che arrivano senza sosta dall’altra parte del Mediterraneo. Anche la notte scorsa, dopo l’intesa giornata di ieri, sono arrivati altri protagonisti dei viaggi della speranza: circa 800 in totale che, sommati ai 211 di ieri, portano a più di mille arrivi in meno di 24 ore.

Dopo la mezzanotte sono arrivati ad intermittenza dei barconi trasportanti tunisini, per la maggior parte dei casi. Per alcune imbarcazioni è stato necessario l’intervento di soccorso da parte della Guardia costiera, della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza. Due gruppi, con 16 e 17 tunisini invece, sono riusciti ad eludere qualsiasi tipo di controllo approdando in autonomia sulla terraferma. Tutti sono stati rintracciati poco dopo nel molo Madonnina dai militari della Guardia di finanza. Lavoro intenso per le Forze dell’ordine e per il corpo della polizia che nella notte sono stati impegnati nelle operazioni di soccorso e di identificazione di ogni arrivato. A lavoro anche il personale sanitario che ha sottoposto al triage contro il Covid i nuovi arrivati. Fra loro, 20 sono risultati positivi al tampone laringo faringeo e adesso si teme per chi è stato a loro stretto contatto. La catena dei contagi è dietro l'angolo pronta a colpire. Gli stranieri sono tutti dentro l’hotspot di contrada Imbriacola. Anche i positivi si trovano dentro la stessa struttura ma in un edificio transennato. “La presenza delle transenne – dichiara a IlGiornale.it il segretario generale del Sap, Stefano Paoloni – non è sinonimo di sicurezza. I migranti riescono a superarle con il grande rischio di contagiare gli altri ospiti e, con loro anche il personale che lavora dentro la struttura. Mi riferisco alle Forze dell’ordine e agli impiegati della struttura”. Con circa 1400 ospiti a fronte dei 250 posti disponibili, inutile a dirsi, la situazione lì dentro non è delle migliori.

Migranti dietro le transenne Covid

“Questa è un’onda incontenibile” racconta il segretario del Sap che prosegue: “Nonostante le continue richieste sia ad avere dei protocolli adeguati che di individuare regole per gestire il fenomeno, purtroppo da ministro dell’Interno Luciana Lamorgese arriva un silenzio assordante che manifesta la distanza rispetto alle esigenze e ai bisogni degli uomini delle Forze dell’ordine.

Il centro di accoglienza – prosegue Paoloni - ci obbliga a prestare servizio in promiscuità con i migranti e questo chiaramente espone a pericoli molto alti. In caso di rivolte fra gli ospiti, è chiaro che il rischio per chi interviene a calmare gli animi è molto alto. Cosa dobbiamo aspettarci ancora?”.

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