Una vittima dell'eroina sintetica: è la prima volta in Italia

Oltre un anno e mezzo per diramare l’allarme, che fa scattare subito un’allerta di livello massimo. Possibile che ci siano altri numerosi casi di decessi dovuti alla molecola “ocfentanil”, ma fino ad oggi mancavano le conoscenze per riconoscerli in laboratorio

Una vittima dell'eroina sintetica: è la prima volta in Italia

Allarme in Italia per il primo morto accertato a causa dell’assunzione della cosiddetta eroina sintetica.

Si tratta del primo caso in cui è stata riscontrata nel nostro paese la presenza dell’“ocfentanil”, una tipologia di oppioide sintetico che ha causato numerosissime morti negli Stati Uniti. Fa specie e crea paura il ritardo con cui è stato possibile diramare l’allerta (un allerta di livello 3, la più alta), dato che il decesso a cui si fa riferimento è datato aprile 2017.

“Il ritardo è dovuto al fatto che si tratta di una nuova molecola e servono standard e metodi per metterla in evidenza.”, ha dichiarato la direttrice del centro nazionale dipendenze dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) Roberta Pacifici, come riportato da “Il Mattino”. “Le sostanze immesse sul mercato sono sempre nuove, e a fare da cavia è il consumatore. È possibile che si siano verificati altri decessi nel periodo in cui questi standard erano assenti”.

Nel documento in cui si fa menzione del primo caso di “ocfentanil” in Italia, destinato a pochi privilegiati, quali assessorati regionali alla sanità, e servizi e comunità che si occupano di tossicodipendenze, si dice espressamente: Vietata la divulgazione e la pubblicazione sul web”.

Il protocollo è stato violato da un medico delle dipendenze di Siracusa, Ernesto De Bernardis, che ha diramato l’allarme sul sito della Società Italiana per le Tossicodipendenze (Sitd).

“Noi addetti ai lavori siamo stati avvertiti oggi, quindi con un anno e mezzo di ritardo.”, lamenta De Bernardis. “Avremmo dovuto saperlo prima per avvisare i consumatori dei rischi legati alla presenza nel mercato italiano di questi derivati sintetici molto più potenti dell’eroina, e quindi con rischio molto maggiore di overdose e decesso. Invece no. Un anno e mezzo.”, commenta il medico con grande amarezza. “E c’è ancora l’avvertimento di divieto di pubblicazione sul web, che fa del nostro sistema di allerta ‘precoce’ – come già fatto notare da troppo tempo – un sistema di allerta inutile. Non esito a dire che questa è una scelta che si assume responsabilità molto gravi di cui forse qualcuno un giorno chiederà conto”.

Anche l’onorevole Lorenzo Fontana è intervenuto sul tema, dato che il ministero per la Famiglia si occupa inoltre di politiche antidroga. “Ho chiesto al Dipartimento per l’antidroga di elaborare uno studio di fattibilità per il potenziamento del sistema di allerta, che si dovrà necessariamente adeguare alle nuove evidenze in ambito scientifico.”, ha commentato il ministro, come riportato da “Il FattoQuotidiano”.

“Le nuove droghe sintetiche sono sostanze di grave pericolosità, la cui offerta non di rado è presente sui canali del dark web. L’obiettivo è lavorare a una revisione dell’intero sistema, per garantire al massimo la tutela della salute pubblica”.

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