La pazienza di Lampedusa è arrivata al limite. Lo sbarco di ieri notte sull'isola ha fatto salire la tensione dei lampedusani, che si sono riversati sul molo per una protesta spontanea. In 370, non 450, sono arrivati ieri a bordo di un peschereccio, che si è palesato improvvisamente a 4 miglia dalle coste di Lampedusa. Sono state le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza a intercettarlo e a scortarlo in porto, dove sono poi stati fatti sbarcare. Tutto questo mentre le due navi a pieno carico della ONG Sea Watch stanno facendo rotta verso le coste siciliane per chiedere un porto sicuro. "Il silenzio di Conte fa paura", ha dichiarato il sindaco lampedusano Martello.
Lampedusa è una polveriera pronta a esplodere e ora se ne rende conto anche il sindaco Totò Martello, che dopo la rivolta pacifica dei suoi cittadini al porto ha alzato ulteriormente i toni contro il governo. Adesso l'isola minaccia lo sciopero generale ed è lo stesso Totò Martello a dichiararlo. "Domattina convocherò i rappresentanti delle associazioni di categoria dell'isola, dichiariamo lo sciopero generale: abbassiamo le saracinesche, il governo nazionale continua ad mantenere un silenzio che fa paura. Qualcuno può ricordare a #Conte che Lampedusa è italiana?", dice il sindaco, supportato in questo dai suoi cittadini. "Lampedusa sta morendo, Lampedusa dice basta", urlavano gli uomini e le donne al porto ieri sera mentre chiedevano l'immediato intervento del ministro Lamorgese.L'hotspot dell'isola ospita 1100 migranti e ne potrebbe avere solo 200, tanto che gli ultimi arrivati sono stati trasferiti in una struttura a gestione ecclesiastica. La rabbia dei cittadini è tutta lì, nella preoccupazione di popolo che si sente abbandonato dal suo Stato distratto, che vive in un'isola troppo lontana da un governo centrale perché questo possa davvero capire il dramma che si sta consumando in questo fazzoletto d'Italia proteso verso l'Africa. "Posso capire che non si vedono arrivare i barchini. ma se un peschereccio di queste dimensioni con centinaia di persone arriva fin qui e nessuno se ne accorge, vuol dire che non c'è alcun controllo nel Mediterraneo", aggiunge giustamente Totò Martello, che non si dà pace per l'arrivo fantasma di un'imbarcazione da oltre 100 tonnellate. Possibile che nessuno lo abbia avvistato prima? "Ma che fanno le navi militari? Mica siamo in guerra, perché non le impiegano per interventi di sicurezza in mare, e per trasferire i migranti?", continua il sindaco di Lampedusa.
Lampedusa, sit-in di protesta contro lo sbarco di 450 migranti. Bloccati pulmini diretti verso l'hotspot. Tensione con la polizia nella notte
Pubblicato da Local Team su Sabato 29 agosto 2020
La preoccupazione dell'isola, tra le altre cose, è legata al mancato rispetto delle normative anti-Covid da parte dei migranti in quarantena, che come testimoniato da più parti escono dall'hotspot e circolano liberamente nel paese, entrano nel supermercato e negli esercizi commerciali.
Lampedusa è allo stremo ed è pronta ad azioni eclatanti: "Domani ci riuniamo con gli imprenditori locali dichiariamo lo sciopero sull'isola, questa situazione non ha precedenti. La gente in pericolo va aiutata, ma l'accoglienza umanitaria ha bisogno di regole perché qui adesso ad essere in pericolo siamo noi". Dopo la protesta del porto, questa mattina le stesse scene si sono viste davanti al municipio di Lampedusa, dove un gruppo di cittadini si è riunito spontaneamente per chiedere la chiusura del'hotspot. I lampedusani hanno sempre dimostrato grande spirito d'accoglienza e sono noti per questo, ma adesso c'è in gioco la sicurezza e la salute di una comunità. Proprio questa mattina un migrante è stato portato all'ospedale con diverse fratture, causate da una caduta da oltre 4 metri nel tentativo di fuggire dal centro di accoglienza. "L'hotspot va chiuso, perché abbiamo oltrepassato ogni limite", dicono a gran voce gli isolani. Adesso sull'isola sono oltre 1500 i migranti e oggi non è previsto nessun traferimento, a causa delle cattive condizioni meteo che non permettono alle navi quarantena di avvicinarsi all'isola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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