Pisapia chiede aiuto a Milano: "Insieme per ripulire la città"

A parlare questa mattina anche il ministro Martina. "La richiesta di dimissioni per Alfano? Irricevibile"

Pisapia chiede aiuto a Milano: "Insieme per ripulire la città"

"Daremo un messaggio a tutto il mondo contro una violenza che Milano non può accettare". È il giorno dopo gli scontri a Milano, dopo le devastazioni provocate dai black bloc e il sindaco Giuliano Pisapia affronta così le domande dei cronisti, parlando di una città che ha mostrato "una grande unità di intenti" e che "risorge rispondendo no alla violenza".

Risorge anche grazie ai cittadini, che già da ieri si erano impegnati sui social network per pulire laddove i violenti avevano sporcato, accanto agli uomini dell'Amsa, chiamati dal comune a sistemare durante la notte per quanto possibile.

"Oggi chiameremo tutta la città a dare un contributo per pulirla da scritte indegne per una società civile", ha detto Pisapia, ricordando che i milanesi hanno già risposto all'appello, per "restituire una città pulita ai visitatori".

Il sindaco ha voluto ricordare anche gli eventi dell'Expo in città, dicendo che le violenze "hanno riguardato un solo chilometro e mezzo" di Milano, grazie al lavoro delle forze dell'ordine. Ha poi assicurato che il Comune chiederà i danni morali e materiali alle persone individuate, ma anche che le autorità daranno un contributo "di carattere economico" a chi ieri ha subito dei danni.

Dopo i fatti di ieri non sono mancate le polemiche. E parlando questa mattina, il ministro Maurizio Martina ha risposto a chi chiedeva le dimissioni di Angelino Alfano, definendo la richiesta "irricevibile" e ribadendo che gli agenti in strada ieri "hanno agito bene", facendo "un lavoro enorme con grande professionalità".

Intanto il pool antiterrorismo di Milano ha aperto un fascicolo per devastazione. Una quindicina di auto sono andate distrutte ieri, come anche le vetrine di negozi, banche e finanziarie. La pena massima prevista è quella di quindici anni stabilita dall'articolo 419 del codice penale. E per cinque persone si lavora alla convalida del fermo.

Nessuno tra i manifestanti, né tra i cittadini estranei ai fatti di ieri, è rimasto

ferito. Lo ha detto questa mattina la questura, che ha anche chiarito che gli undici contusi lievi tra gli uomini delle forze dell'ordine "non hanno subito ricovero ma sono stati medicati sul posto per le contusioni subite".

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