Chi ha fatto della propria vita un'ideologia alimentare consumando soltanto alimenti vegani farebbe bene a farsi venire alcuni dubbi e a cambiare orientamento verso un cibo meno "estremo". Sì, perché sembra che la dieta vegana possa essere dannosa al pari, se non di più, di chi consuma soltanto carne. La notizia viene dall'Inghilterra ed è frutto di studi e risultati raccolti nel libro della scrittrice e divulgatrice Jayne Buxton la quale ha definito "bufala" (nomen omen) l'idea che mangiare soltanto le verdure faccia bene a pianeta ed ecosistema oltre che al nostro organismo.
Cosa dicono gli studi
Se è vero che la carne, specialmente quella rossa, se consumata in gran quantità può portare a patologie anche gravi, l'integralismo del veganesimo può sortire lo stesso effetto. Quando i latini dicevano "in medio stat virtus" probabilmente non sbagliavano. La dieta mediterranea è conosciuta in tutto il mondo e apprezzata da qualsiasi nutrizionista degno di questo nome perché contiene tutti gli alimenti, non soltanto una parte. Se si è elimina totalmente una parte del fabbisogno, come fanno i vegani, con il passare del tempo possono insorgere problematiche quali atrofia muscolare, malattie della pelle e numerosi altri disturbi. Meglio salvare il pianeta, rimanendo convinti delle proprie idee, o vivere più a lungo e con meno patologie possibili?
"Nutrienti ridotti"
Ognuno è libero di trattare il proprio corpo come meglio crede ma, chi è del mestiere e ha studiato la materia, la pensa diversamente. "Poiché i vegani escludono completamente gli alimenti di origine animale dalla loro dieta abituale - afferma al Messaggero l’Istituto Superiore di Sanità -assumono quantità molto ridotte di quei nutrienti che sono contenuti soprattutto in essi: proteine, zinco, calcio, ferro, vitamina D, acidi grassi omega 3". Naturale: nelle verdure non c'è e non può esserci tutto il fabbisogno che richiede il corpo umano. In particolare, ad esempio, i vegani rinunciano alla vitamina B12 che svolge funzioni definite "fondamentali" per l’organismo. La vitamina B12 si trova in abbondanza nei cibi di origine animale, non solo nella carne, ma anche in latte e derivati, ma è assente negli alimenti di origine vegetale", spiegano i nutrizionisti.
Il dubbio degli italiani
Molti italiani, però, i dubbi se li sono (giustamente) fatti venire da soli: come affermano i dati 2022 di Eurispes, il numero degli integralisti vegetariani e vegani è in calo rispetto al 2021 (5,4%), quasi il 10% si è dichiarato "pentito" ed è tornato alla vita alimentare di prima mentre, per fortuna, l'83,6% non ha problematiche di questo tipo e mangia tutto. I vegani che ne hanno fatto una religione, in realtà, sono soltanto l'1,3% e spesso "subiscono" opere di convincimento da parte dei familiari che sognano per loro una vita alimentare diversa: addirittura uno su due ha provato a "convincere" amici, fidanzati e parenti a cambiare idea. Con quali risultati, effettivamente, non lo sappiamo.
Che si voglia rispettare l'ambiente è la cosa più sana e giusta che si possa fare ma non è evitando maiale, polli e vitelli che il cambiamento climatico si arresterà o andremo incontro a un mondo totalmente ecologico. Gli animali continueranno a essere uccisi e finire nelle nostre tavole, è stato così dalla notte dei tempi e sarà così per sempre. Chi pensa di ridurre l'inquinamento sbaglia due volte: secondo un rapporto americano, i gas serra degli allevamenti incidono per il 3,9% contro il 28% dei trasporti.
Insomma, c'è da fare in altri settori più che negli allevamenti bovini. Discorso diverso invece per coloro i quali preferiscono associare gli alimenti vegetali, dalle bevane ai surgelati alle salse che hanno subìto un'impennata delle vendite compresa tra il 34% e il 47%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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