È morta a 10 anni all'ospedale Ca' Foncello di Treviso per le complicanze di un virus influenzale di tipo B. Saranno le analisi a chiarire cosa abbia ucciso la bimba, ma l'ipotesi più probabile per i medici è che si sia trattato di un'encefalopatia necrotizzante acuta, complicanza molto rara dovuta ad una infezione.
La piccola, residente in un Comune della provincia veneta, aveva iniziato ad accusare malessere e febbre alta lo scorso sabato. Il giorno successivo le sue condizioni erano peggiorate tanto che i genitori l'avevano subito portata in pronto soccorso. In ospedale i medici avevano evidenziato "un quadro clinico estremamente grave". Gli esami avevano confermato una compromissione cerebrale "con interessamento dei centri vitali". Nonostante le prime cure e il ricovero nel reparto di Rianimazione, nella notte tra domenica e lunedì, la piccola era entrata in coma. Poi il decesso. Il decorso della patologia è stato molto veloce e non le ha lasciato scampo.
I medici hanno fatto tutto il possibile per salvarle la vita. Sono state infatti coinvolte le équipe di Pediatria, Rianimazione, Neuroradiologia, Microbiologia, Infettivologia e Pronto Soccorso. I team di specialisti hanno anche svolto alcune indagini di biologia molecolare, riporta riporta TrevisoToday, che hanno evidenziato una infezione da virus influenzale di tipo B. Il sospetto è stato subito quello di una encefalopatia necrotizzante acuta su base metabolico-immunomediata, che potrebbe essere stata scatenata dall’infezione da virus influenzale. Saranno ora le analisi a confermare l'ipotesi dei medici dell'ospedale di Treviso.
L'encefalopatia acuta necrotizzante, hanno spiegato dall'Usl 2, "è una patologia estremamente rara. Sono descritti non più di un centinaio di casi pediatrici, nella letteratura scientifica, a livello mondiale. È una patologia conseguente a infezioni virali tra le quali anche l'influenza di tipo B, assieme ad altri virus". "La progressione della malattia in pochissime ore - hanno continuato i sanitari trevigiani -, l'andamento devastante sul sistema nervoso centrale con compromissione dei centri vitali, rende purtroppo inefficace, in questi casi, qualsiasi tipo di terapia.
La letalità della malattia è elevata e in caso di sopravvivenza gli esiti sono, spesso, gravi". Per la piccola di 10 anni, arrivata in pronto soccorso con febbre alta la scorsa domenica, non c'è stato nulla da fare. Le sue condizioni si sono aggravate in poche ore e non le hanno lasciato alcuno scampo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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