Ferrara, detenuto nigeriano ferisce 5 agenti di polizia penitenziaria

Il migrante soffrirebbe di problemi di natura psichica. Gli agenti, dopo l'aggressione, ne avranno per qualche giorno

Ferrara, detenuto nigeriano ferisce 5 agenti di polizia penitenziaria

Un nuovo caso di aggressione ai nostri agenti di polizia penitenziaria, l'ennesimo, che fa salire ulteriormente il preoccupante numero di episodi che sempre più spesso si verificano all'interno delle carceri nostrane. Stavolta è toccato alla città di Ferrara, dove un detenuto nigeriano ha aggredito 5 agenti di polizia penitenziaria, i quali durante le fasi della colluttazione hanno riportato delle contusioni e delle ferite guaribili in qualche giorno.

Secondo Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe (sindacato che si occupa di tutelare i poliziotti a stretto contatto quotidiano coi detenuti), il migrante soffrirebbe di problemi di natura psichica. Per il sindacato "Non è accettabile che la polizia penitenziaria continui a subire aggressioni, servono iniziative concrete per risolvere questo fenomeno”. Anche per questo si stanno organizzando lungo tutto lo Stivale diverse manifestazioni a sostegno dei nostri agenti.

Piena e totale solidarietà ai 5 poliziotti aggrediti a Ferrara è giunta anche da Alessandro Balboni, consigliere comunale eletto fra le fila di Fratelli d'Italia: "Piena solidarietà ai cinque agenti di polizia penitenziaria, contusi e feriti dopo una colluttazione con un detenuto di origine nigeriana, probabilmente affetto da problemi psichiatrici, che li ha selvaggiamente aggrediti. Si tratta dell’ennesima aggressione nelle carceri italiane, dove migliaia di poliziotti operano sotto organico in condizioni di estrema difficoltà, spesso dimenticati e non supportati a sufficienza dalle istituzioni.

Vorrei, in qualità di consigliere comunale, portare il sostegno e l’apprezzamento che Fratelli d’Italia rivolge a queste persone, così come intendo rinnovare quanto espresso in campagna elettorale: bisogna tornare a investire nella sicurezza nelle carceri, nella formazione e assunzione di personale, nella messa a disposizione di adeguato dotazione e nell’aumento degli stipendi".

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