Il peso apportato dalle tasse non smette di crescere. In Italia, nello specifico, staremmo subendo una pressione non presente in nessun altro paese europeo. Un fenomeno senza pari, registrato da almeno vent'anni, che viene accompagnato da un aumento, forse correlato, dell'evasione fiscale. Il record relativo a quest'ultimo dato è stato registato in Calabria.
A raccontarlo è stata la Cgia, che attraverso il suo Ufficio Studi ha messo in risalto anche l'aumento delle entrate tributarie: 65 punti. L'inflazione, invece, è salita di "solo" di 43 punti percentuali. 198miliardi di euro, volendo essere precisi, rappresenta il valore esatto associato all'aumento complessivo del peso fiscale.
"Come emerge in molti manuali di scienza delle finanze – ha dichiarato, così come riportato su Today.it, il responsabile del già citato Ufficio Studi - con un carico impositivo smisurato anche l’evasione fiscale assume dimensioni economiche preoccupanti. Secondo una nostra elaborazione - ha continuato - la media nazionale dell’evasione fiscale è al 16,3 per cento, con punte del 24,7 in Calabria, del 23,4 in Campania e del 22,3 per cento in Sicilia". E ancora: "A livello nazionale si stima che le imposte sottratte al fisco siano poco più di 114 miliardi di euro". Il peso fiscale previsto nel belpaese, come anticipato in precedenza, non avrebbe pari nell'Unione europea.
La Cgia ha specificato che "l'armamentario fiscale italiano è composto da oltre 100 voci: una sequela di addizionali e bolli, dai canoni ai contributi, dai diritti alle imposte per passare alle ritenute.
Non mancano, ovviamente, le tasse i tributi e le sovraimposte; senza contare che paghiamo, purtroppo, anche le tasse sulle tasse. L'esempio più clamoroso - hanno fatto sapere - lo subiamo quando ci rechiamo a fare il pieno alla nostra autovettura. La base imponibile su cui si applica l'Iva è composta anche dalle accise sui carburanti".
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