Continua la lunga scia di polemiche dietro il rave party di Viterbo smobilitato dopo 6 giorni di musica alta ed eccessi. Impossibile stabilire il numero esatto di persone che hanno preso parte all'evento ma si calcola che siano state quasi 10mila, di cui solo 3 mila identificate. Nessun controllo, nessuna norma contro il contagio da coronavirus è stata rispettata e i comuni circostanti hanno vissuto giorni di inferno, tra negozi presi d'assalto con la spesa proletaria e musica a tutto volume a tutte le ore del giorno e della notte. Dietro l'organizzazione ci sarebbe una regia francese, che ha occupato un'azienda agricola di Valentano con i suoi animali per quasi una settimana.
Tantissime le lamentele dei sindaci dei paesi vicini, tra i quali quello di Pitigliano, piccolo comune della Maremma toscana al confine con il Lazio. Da qualche ora, però, Giovanni Gentili ha un altro problema da risolvere. Oltre alle lamentele dei suoi cittadini per le conseguenze del rave party di Valentano, il primo cittadino di Pitigliano si trova costretto a rispondere per la presenza di suo fratello a quella stessa festa. "Guardi che è tutto il giorno che praticamente sto facendo il vigile urbano, insieme ai nostri agenti della polizia municipale, quindi onestamente ho altre priorità a cui fare fronte che occuparmi di questo foto e di questa faccenda", ha risposto l'uomo, evidentemente piccato, ai giornalisti di Quotidiano Nazionale che hanno chiesto spiegazioni.
Il fratello del sindaco ha 21 anni e, come tanti suoi coetanei, ha voluto partecipare alla festa abusiva senza però considerarne le conseguenze. La foto del ragazzo ha iniziato a girare nel paese di Pitigliano e in quelli limitrofi, scatenando l'indigazione dei cittadini e una ulteriore polemica. "Sono andati lì per curiosare ma quella foto è, indubbiamente, di cattivo gusto. Per il resto, in questo momento, ho questioni più importanti da risolvere. Come detto, oggi, dal momento che la prefettura, nonostante i miei reiterati appelli, non ha inviato i rinforzi richiesti, sono andato insieme agli agenti della polizia municipale a fare viabilità, facendo deviare almeno settecento camper per evitare che entrassero a Pitigliano, con conseguenze pesanti anche solo dal punto di vista del traffico", ha tagliato corto Giovanni Gentili.
Lo sgombero e la relativa identificazione dei partecipanti al rave party di Valentano, del quale si sono impegnati in prima persona anche i sindaci, non solo quello di Pitigliano ma anche quelli, tra gli altri, di Manciano e Sorano, ha permesso di arrestare anche un pericoloso latitante. L'uomo di origine albanese era ricercato dopo una condanna a 8 anni di carcere per rapina e furto. A individuarlo sono stati i carabinieri di Cellere, piccolo centro del viterbese, durante le perlustrazioni post rave. L'atteggiamento evasivo e diffidente dell'albanese ha spinto i militari a intensificare i controlli.
È stato scoperto che il nominativo dell'uomo è presente nella banca dati dal 2016, da quando è stato emesso il mandato di cattura in Albania. È stato arrestato e tradotto a Civitavecchia, mentre vengono sbrigate le pratiche burocratiche per la sua estradizione nel Paese balcanico.
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