Gennaro De Tommaso, conosciuto come Genny 'a carogna, è indagato anche per la violazione delle norme sugli "striscioni o cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie o minacce". Quest’ultima contestazione si riferisce alla maglietta indossata dall’ultrà del Napoli sulla quale compariva la scritta "Speziale libero". Sulla presunta trattativa avvenuta in attesa dell’inizio della partita della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli, disputatasi a Roma sabato scorso, la Procura ha aperto un fascicolo nel quale compaiono i nomi di Gennaro De Tommaso e del tifoso Massimiliano Mantice. Entrambi sono indagati per violazione della legge sullo scavalcamento e invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive. A Mantice e De Tommaso il questore di Roma ha fatto notificare il Daspo rispettivamente per tre e cinque anni.
Nessuna misura cautelare invece per Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito da un colpo di arma da fuoco. "Il gip ha rigettato qualunque misura cautelare per Ciro, vince la giustizia, e vincerà anche Ciro la partita per la vita", ha dichiarato l’avvocato Angelo Pisani, legale del ragazzo. Tuttavia, per Ciro Esposito, Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti, i tre napoletani indagati nell’ambito dell’indagine sugli incidenti avvenuti in occasione della Coppa Italia, è stato disposto l'obbligo di firma. La decisione è del gip Giacomo Ebner, il quale ha anche disposto per Daniele De Santis la detenzione in carcere. La procura della Repubblica aveva chiesto invece per i tre tifosi napoletani, compreso Ciro Esposito, che è in gravi condizioni in ospedale, gli arresti domiciliari: richiesta respinta dal gip.
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